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Il 4° Stormo a Gorizia

Il 1° di giugno del 1931, nell’Aeroporto di Campoformido, per far fronte alle Grandi Manovre dell’Armata Aerea che prevedono l’impiego di 894 velivoli e che si dovranno svolgere nel Nord d’Italia nell’ultima decade di agosto, viene costituito in forma provvisoria il 4° Stormo. Terminate Le Manovre e visto il grande successo riportato, si decide di dare carattere permanente allo Stormo.
Campoformido non è in grado di ospitare l’appena costituito 4° Stormo ed il 9 settembre 1931, i primi piloti giungono in volo a Gorizia. Sono quelli del X° Gruppo ( 84a, 90a e 91a Squadriglia): la 90a arriva da Aviano e la 84a e la 91a da Ciampino. Pochi giorni dopo, il 28 settembre arriva l’altra metà dello Stormo, il IX° Gruppo di Campoformido, formato dalla 73a, 96a e 97a Squadriglia.
A Campoformido il comandante del 1° Stormo è Rino Corso Fougier, asso della Prima Guerra mondiale, convinto sostenitore dell’importanza dell’acrobazia collettiva per l’affinamento delle doti dei piloti da caccia. I piloti provenienti da Campoformido portano a Gorizia questo spirito e la passione per l’acrobazia collettiva. In poco tempo il 4° Stormo supera in abilità il 1° e le Pattuglie Acrobatiche del 4° diventano famose non solo in Italia ma anche all’estero: Budapest (1936 e 1937), Zurigo (1937), Belgrado (1938), Berlino (1939).
A Gorizia si era insediata nel 1926 la 38a Squadriglia del 21° Stormo Osservazione Aerea, alla quale nel 1927 si aggiunsero la 41a e 113a Squadriglia. La cittadina di tradizione asburgica, già scossa dall’arrivo di un centinaio tra piloti e specialisti del Reparto di Osservazione Aerea, è letteralmente sconvolta nel 1931 dall’invasione di diverse centinaia di esuberanti giovani piloti e specialisti del 4° Stormo. Ben presto i nuovi ospiti si integrano con la popolazione ed alla sera, terminati i voli, invadono le strade ed i bar di Gorizia.
La tendenza festaiola dei piloti, in particolare alla domenica sera, crea problemi in seno al Reparto, alla ripresa dei voli del lunedì, il rateo degli incidenti aumenta in modo preoccupante.
Il Comando di Stormo prende una decisione drastica: niente voli al lunedì e tutti i piloti debbono rimanere in aeroporto per attività addestrative a terra. Non dovendo volare, i piloti accolgono malvolentieri la disposizione di essere costretti a rimanere in aeroporto al lunedì e meditano una protesta organizzata dal serg. triestino Renzo Castelletti, alcuni goriziani non più giovanissimi, l’hanno conosciuto nel dopoguerra, era istruttore dell’Aeroclub di Gorizia.
All’esibizione del 10 luglio 1935, alla presenza del gen. Francesco Pricolo, comandante della II Z.A.T. ed altre autorità, tutte le 6 squadriglie dello Stormo debbono sfilare in formazione sul campo. I piloti si accordano di volare larghi, non il solito metro o metro e mezzo tra velivolo e velivolo bensì 5-6 metri.
Il X Gruppo aderisce alla protesta mentre il IX Gruppo all’ultimo momento decide di sfilare in formazione compatta. Le autorità ed il pubblico nemmeno lo notano ma il Comandante di Gruppo ed i Comandanti di Squadriglia vanno su tutte le furie. Castelletti non contento, dopo il decollo si stacca e rientra in aeroporto simulando un malfunzionamento del motore. Pagherà cara la sua iniziativa, viene punito e trasferito al 6° Stormo. Una trentina di piloti sono consegnati ma un effetto comunque viene conseguito, dopo alcuni giorni le punizioni sono sospese e le richieste dei piloti accolte.
Il rumore delle decine e decine di aerei in volo, invade la città ed i paesi limitrofi, a volte qualche CR20 esegue figure acrobatiche sopra piazza della Vittoria e più d’uno finisce sui tetti delle case.
Un pilota di quei tempi, Guglielmo Biffani, con due guerre alle spalle ed una prigionia in India così descrive i suoi colleghi: … i piloti che venivano da Gorizia li riconoscevi subito da come volavano ... erano tutti dei Fuori Classe ! Quando scoppia il Secondo Conflitto Mondiale i piloti del 4° Stormo sono in prima fila. Hanno un alto numero di perdite, 95 e si guadagnano il massimo numero di Medaglie d’Oro, ben 13, inoltre fra i primi otto assi italiani, sette sono del 4° Stormo.
Nel dopoguerra il 4° Stormo viene schierato su diversi aeroporti, Napoli, Pratica di Mare ed infine, nel 1959, a Grosseto, sede attuale e definitiva.
Oggi il Reparto è dotato del nuovo caccia europeo EFA ed è considerato uno degli Stormi più prestigiosi, com’era a Gorizia ai tempi del Duca d’Aosta.

di Carlo D’Agostino


Per gentile concessione dell’Associazione Culturale 4° Stormo Gorizia


Nell’immagine, lo stemma araldico del 4° Stormo Duca d’Aosta
Documento inserito il: 28/12/2014
  • TAG: regia aeronautica, armata aerea, 4 stormo gorizia, campoformido, piloti caccia, seconda guerra mondiale
  • http://www.asso4stormo.it

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