Cookie Consent by Free Privacy Policy website
>> Storia Antica > Le grandi Civiltà

AMENTIT: La Signora dell'occidente

Introduzione e Significato

Amentit (nota anche come Imentet o Ament) è una delle divinità più poetiche e rassicuranti del pantheon egizio. Il suo nome deriva dalla parola egizia "Amenti", che significa letteralmente "Occidente". Nell’universo spirituale dell’Antico Egitto, l’Occidente non era solo un punto cardinale, ma la soglia sacra dove il Sole "moriva" ogni sera per poi rinascere: era dunque la terra dei defunti.

Ruolo e Funzioni Spirituali
Amentit non era una dea del giudizio o del terrore, ma una figura di puro conforto. Il suo compito principale era accogliere le anime (il Ka) al loro arrivo nelle necropoli, situate quasi sempre sulla riva occidentale del Nilo.
L’Atto del Nutrimento: La sua funzione più celebre era offrire pane e acqua ai defunti. Questo gesto simbolico non serviva solo a placare la sete del viaggio nel deserto, ma rappresentava una "comunione" che legava l'anima al regno degli spiriti, garantendone la rigenerazione.
La Protettrice delle Tombe: Era considerata la guardiana dei cimiteri e delle valli reali. Invocare il suo nome significava chiedere un passaggio sicuro verso la Duat (l'oltretomba).

Iconografia e Simbolismo
Amentit viene quasi sempre raffigurata come una donna bellissima e giovane, vestita con una tunica aderente.
Il Copricapo: L'elemento distintivo è il geroglifico che porta sulla testa: un palo sormontato da un semicerchio con una piuma di struzzo o un falco. Questo è il simbolo dell'Ovest.
L'Albero del Sicomoro: Spesso è ritratta mentre emerge dai rami di un sicomoro. Per gli egizi, l'albero nel deserto era il miracolo della vita che vince l'aridità, proprio come l'anima vince la morte.
Il Gesto dell’Abbraccio: Frequentemente è dipinta con le braccia protese in avanti, pronta ad accogliere il defunto in un abbraccio materno che simboleggia la protezione contro le forze del caos.

Legami con altre Divinità
Amentit è una divinità "fluida", spesso considerata un aspetto specifico di altre grandi dee: Hathor-Amentit: È la forma più comune. Hathor, dea della gioia, diventa Amentit quando accoglie i morti, trasformando l'amore terreno in amore eterno.
Iside e Nut: In alcuni testi è associata a Iside (per la magia protettiva) o a Nut (la dea del cielo che inghiotte il sole ogni sera).

Curiosità e Retaggio
Sebbene non avesse templi maestosi a lei dedicati, la sua immagine è onnipresente nelle tombe della Valle dei Re e nel Libro dei Morti. Era una divinità "personale": ogni egizio sperava di incontrare il suo sguardo sereno dopo l'ultimo respiro.

Ancora oggi, nel 2025, Amentit resta un simbolo archetipico della morte come ritorno a casa, una transizione dolce anziché un fine violenta, rappresentando quella speranza di eternità che ha reso immortale la civiltà dei faraoni. Le informazioni fornite su Amentit derivano da testi sacri dell'antico Egitto e studi accademici di egittologia documentati fino al 2025. Di seguito sono elencate le fonti principali:

1. Testi Sacri Antichi Libro dei Morti: È la fonte primaria. In particolare, il Capitolo 17 e il Capitolo 186 descrivono il ruolo di Amentit come "Signora dell'Occidente" che accoglie e nutre il defunto.
Testi delle Piramidi e dei Sarcofagi: Fonti più antiche che stabiliscono il concetto di Amenti come dimora degli dei e degli antenati.

2. Evidenze Archeologiche
Valle dei Re e delle Regine: Le raffigurazioni di Amentit si trovano in numerose tombe tebane (come quelle di Seti I e Ramesse VI). Spesso appare dipinta sulle pareti dell'ingresso per simboleggiare il confine tra il mondo dei vivi e dei morti. Sarcofagi della XXI Dinastia: Recenti scoperte (come quelle sui resti del sarcofago della mummia di Ta-Kr-Hb) hanno rivelato dipinti interni di Amentit, posti sul fondo per "accogliere" il corpo della defunta.

3. Bibliografia Accademica di Riferimento
Erik Hornung: La Valle dei Re (Einaudi). Un testo fondamentale per comprendere la geografia sacra dell'aldilà e il ruolo delle divinità funerarie. The Larousse Encyclopedia of Mythology: Fornisce dettagli specifici sull'origine del nome e sulla connessione tra Amentit e le tribù libiche occidentali. George Hart: The Routledge Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses. Opera di riferimento per i dettagli iconografici (il geroglifico dell'ovest) e le relazioni con Hathor e Iside.

4. Risorse Museali (Aggiornate al 2025)

Museo Egizio di Torino: Analisi dei papiri di epoca ramesside (come il Libro dei Morti di Kha) che illustrano il rituale dell'offerta di pane e acqua. British Museum: Documentazione online sulle divinità funerarie e il loro ruolo nel processo di mummificazione e passaggio. Documento inserito il: 23/12/2025
  • TAG:

Articoli correlati a Le grandi Civiltà


Note legali: il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
La responsabilità di quanto pubblicato è esclusivamente dei singoli Autori.

Sito curato e gestito da Paolo Gerolla
Progettazione piattaforma web: ik1yde

www.tuttostoria.net ( 2005 - 2025 )
privacy-policy