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Storia dell'uomo, dalle origini ai giorni nostri. Terza puntata

L’Antico Egitto


La civiltà egizia è stata talmente affascinante, significativa e densa di ambiguità da meritare un nostro breve excursus nonostante non faccia parte del Mondo occidentale, su cui è principalmente incentrato il nostro compendio della storia dell'umanità.

I primi abitanti d'Egitto si stabilirono sulle sponde del Nilo per sfuggire al rigore del deserto, e si organizzarono in provincie. La storia dell’Egitto inteso come Stato retto da una monarchia assoluta principiò probabilmente verso il 3150 a.C. (la ricostruzione storica è ovviamente approssimativa, e soggetta ad aggiornamenti), col sovrano Narmer che avrebbe dato vita a quello che oggi chiamiamo Periodo Protodinastico, unificando il Nord ed il Sud del Paese. Come molte popolazioni dell’epoca anche gli egizi credevano nell’aldilà ed in un mondo governato da moltissimi dei. Fu proprio grazie a queste idee che i Faraoni vollero farsi costruire delle tombe che avrebbero dovuto garantirgli un eccellente soggiorno ultraterreno, dimore per l'aldilà molto speciali che attorno al 2686 a.C., col Faraone Djoser, ritenuto il fondatore dell'Antico Regno, sarebbero evolute nelle Piramidi, fra le costruzioni più imponenti ed incredibili mai concepite nella storia dell’umanità, così complesse la cui edificazione, considerando le presunte precarie conoscenze dell’epoca, rimane tuttora un misterioso prodigio dell’architettura.
Complessivamente durante l’Antico Regno l’Egitto visse un periodo di notevole prosperità economica (vi fu una importante fioritura degli scambi commerciali) e di grande espressione culturale e artistica. In questo lungo periodo furono intraprese varie spedizioni militari volte alla conquista di nuovi territori, e l'Impero si espanse verso Nubia, Libia e dintorni.

Verso il 2200 a.C., per ragioni per lo più ignote, il Regno Antico collassò, dando vita al Primo Periodo Intermedio. In questa delicata fase storica l'Egitto diviene di fatto un doppio Paese retto da due sovrani, uno governa il Nord ed un altro il Sud, e salgono in cattedra una serie di potenti governi regionali, che rendono effimero il potere centrale.

Nel 2055 a.C. Mentuhotep II fonderà il Medio Regno, unendo l’Alto ed il Basso Egitto (ovvero il Sud ed il Nord). Durante quest'epoca si raggiunge nuovamente un periodo di prosperità economica e di stabilità politica duratura, fioriscono l'arte, la letteratura (che tocca l'auge) e vengono riconquistati i territori della Nubia.

Attorno al 1790 a.C. il Medio Regno collassò sotto i colpi delle popolazioni semite che già da parecchi anni si erano insediate (inizialmente pacificamente) nelle zone meridionali, e si aprì il Secondo Periodo Intermedio, su cui non sappiamo molto, caratterizzato probabilmente dalla dominazione straniera nella zona del Delta, mentre nel resto del Paese continuarono a governare (ma non tutti gli storici concordano) i faraoni egiziani.

Verso il 1530, dopo la cacciata dei sovrani stranieri, sarebbe nata l’era più “felice” dell’antico Egitto, il Nuovo Regno (il primo sovrano fu Ahmose), per un impero che si spingerà, con il regno di Thutmose III (verso il 1420 a.C.), sino all’Eufrate (raggiungendo il massimo dell'espansione), terminando nel 1080 a.C. con la nascita del Terzo Periodo Intermedio in cui l'Egitto entra in una fase decisa di decadenza, caratterizzata fra l’altro da una lunga dominazione nubiana (o etiopica che dir si voglia), e dalla successiva invasione assira, la nuova grande potenza assoluta in Asia.

Più tardi, verso il 525 a.C., nascerà il Periodo Tardo, contrassegnato in primis dalla dominazione persiana. Nel 332 a.C., incontrando una minima resistenza da parte dei Persiani, il macedone Alessandro Magno conquistò l'Egitto, inglobandolo nel proprio vastissimo impero. La fine definitiva dell’Egitto e delle sue le antiche tradizioni arriverà però soltanto con i Romani nel 30 a.C.

Concludendo possiamo asserire come la storia dell’Antico Egitto rimarrà per sempre nella leggenda soprattutto per la mentalità avanzata dei popoli che l’abitarono, che non partorirono soltanto delle imponenti costruzioni (quali furono le Piramidi) ma basarono la società su modelli molto progrediti ed elaborati, incentrata sul potere del Faraone(1) (ritenuto un Dio in terra), sulla magia e sul culto degli dei, è vero, ma anche su di una forma di scrittura (caratteri geroglifici) per la prima volta nella storia molto complessa e competenze matematico-scientifiche ed astronomiche inimmaginabili. Una leggenda che, perché no?, si fonda anche sulla durata dello stesso Antico Egitto, per un arco temporale infinito, pari a quello intercorso tra la fondazione di Roma ed il 2000…


Nell'immagine, la gigantesca statua dedicata a Ramses II, il Grande, nel tempio di Luxor.


Note:

(1) Ramses il Grande (regnò dal 1279 a.C. al 1212 a.C.) è considerato il più grande Faraone di sempre, massima espressione della potenza e della gloria dell'Egitto.
Documento inserito il: 13/03/2024
  • TAG: Antico Egitto, Ramses II, Periodo Protodinastico, Narmer, Antico Regno, Djoser, Nubia, Mentuhotep II, Medio Regno, Nuovo Regno, Thutmose III, Assiri, Persiani, Impero Romano

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