Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, approfondimenti: La leva in massa salisburghese nella guerra di alta montagna
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La leva in massa salisburghese nella guerra di alta montagna [ di ]

(Vigolana, Altipiani, Fanes, Adamello)
I combattimenti sull’Adamello del maggio 1916 secondo le fonti italiane


Autore: dott. Felix Fahrner. Capitano dell’ex leva in massa salisburghese
Anno 2015
Pagine 173
Editore: Parco Naturale Adamello Brenta – Trentino
Collana: I Quaderni
Curatori:
Armida Antolini

Per molti anni docente di Lingua e Letteratura tedesca al Liceo scientifico dell'Istituto "Lorenzo Guetti" di Tione di Trento, ha curato la traduzione del diario del dott. Fahrner e tenuto i necessari contatti con gli archivi austriaci e i lontani discendenti dell'autore.
Nel 2001-2002, su richiesta dei comuni di Bondo e Breguzzo, ha tradotto per la Regione Autonoma Trentino Alto Adige, "Meine Kriegs-Chronik" di Oswald Kaufmann.

Rudy Cozzini
Guardiaparco, ha coordinato il progetto di Censimento delle opere campali del Settore Adamello. Si occupa delle iniziative legate alla Grande Guerra e della sentieristica nel Parco naturale Adamello Brenta.

Negli anni successivi al rientro dalla guerra, a più riprese, il capitano Felix Fahrner (1872 – 1931), uomo colto e dotato di grande fermezza d’animo, ha narrato le sue memorie riguardo alle vicende della 1° compagnia del 161° Landstrum Infanterie Bataillon, soffermandosi a lungo anche sugli accadimenti del Settore Adamello nella primavera del 1916.
  I testi autobiografici di Fahrner, tradotti qui per la prima volta in italiano in forma integrale: “Salzburger Landstrum im Hochgebirgskrieg” (1922) e “Adamellokämpfe Mai 1916 nach italienischen Quellen” (1928) (“La leva in massa salisburghese nella guerra di alta montagna” e “I combattimenti sull’Adamello del maggio 1916 secondo le fonti italiane”), raccontano la sua “Wanderleben”, la sua peregrinazione e quella dei suoi uomini sui campi di battaglia della Grande Guerra, partendo da Salisburgo passando per il Sudtirolo fino a Chelm sul confine russo-polacco. I diari offrono un interessante quadro delle strategie belliche adottate dal comando austroungarico e assumono particolare rilevanza nella conoscenza dei fatti accaduti sulle montagne, oggi area protetta. Oltre ad essere stati tradotti in forma integrale, sono stati completati da un intenso lavoro di indagine e commento dei due curatori, Armida Antolini e Rudy Cozzini, che li ha portati a fare ricerche direttamente negli archivi storici austriaci e ad allacciare rapporti con i lontani discendenti dell’autore.
  Questa nuova proposta editoriale nasce su impulso delle celebrazioni del Centenario nell’ambito delle quali il Parco sta conducendo un insieme di progetti e iniziative finalizzate al recupero della memoria della Prima Guerra Mondiale in Adamello. La pubblicazione è completata da altri documenti collegati e note di approfondimento che contengono una ricca ed inedita cartografia storica. Si tratta di materiale di grande rilevanza perché, a fronte di una ricca documentazione italiana sulla cosiddetta guerra alpina, non esistono molte altre testimonianze complete degli austro-ungarici tradotte in italiano.

Chi fosse interessato ad acquistare il libro, troverà tutte le informazioni cliccando sul link a fondo pagina.
Documento inserito il: 01/03/2016

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