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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Cinquantasettesima puntata

di Alberto Sigona


La Seconda Guerra Mondiale [Quarta parte]


La fine della guerra

Frattanto il 6 giugno ’44 gli Alleati sbarcavano in Normandia (Francia)(1), dando inizio alla cosiddetta “Operazione Overlord” (Signore Supremo), nome in codice dell'invasione della Francia (nota anche come D-DAY, ovvero il giorno dei giorni): considerata la più gigantesca operazione militare aeronavale di sempre, nelle intenzioni degli angloamericani avrebbe dovuto dare il colpo di grazia ad una Nazione, quella tedesca, già da tempo in gravi difficoltà - a causa soprattutto della logorante guerra che doveva combattere sul fronte sovietico - e che dava la sensazione di poter capitolare da un momento all'altro. Dalle spiagge francesi le forze alleate nel giro di poche settimane dilagarono in forze nel territorio francese, sino ad arrivare a Parigi, minacciando direttamente il territorio tedesco in concomitanza con l'avanzata sovietica ad est... Nell'ottobre del '44 veniva liberata dai britannici la Grecia. Nei primi mesi del 1945 gli angloamericani (che il 4 febbraio avevano liberato anche il Belgio) ed i sovietici strinsero la Germania in una morsa. Lo Stato Generale di Hitler, ormai rinchiuso in un bunker sotterraneo, era praticamente spacciato. Tuttavia il Fuhrer non voleva arrendersi all’evidente crollo tedesco e, in preda ad una sorta di delirio psicotico, s’illudeva di poter rovesciare le sorti del conflitto. Ordinò pertanto la mobilitazione totale, chiamando alle armi anche i giovanissimi. Per tutta risposta l’aviazione Alleata attuò bombardamenti a tappeto distruggendo intere città e provocando moltissimi morti fra la popolazione civile. Dopo che i russi giunsero persino a Berlino, riducendola ad un cumulo di macerie, Hitler designò il suo successore (Karl Donitz, Capo della Marina) ed il 30 aprile si suicidò (il dittatore nazista scelse una morte combinata: ingerì cianuro e si sparò alla testa; il suo corpo, insieme a quello di sua moglie Eva Braun, fu cremato dal personale del bunker su sua disposizione, per impedirne la cattura da parte delle forze sovietiche). Pochi giorni prima gli Alleati ed i sovietici avevano liberato l'Austria dal nazismo (ricordiamo che l’Austria, dopo l’Anschluss del 1938, era stata annessa alla Germania hitleriana, quindi tecnicamente non era considerata uno “Stato occupato” ma parte del Reich). Poco dopo, il 5 maggio, la Danimarca veniva liberata dal dominio tedesco, e lo stesso giorno sarebbero stati sgombrati dal nemico i Paesi Bassi; poi due giorni dopo avrebbe trovato la libertà anche la Norvegia (con il supporto decisivo della Resistenza interna(2)). La Germania fu perciò costretta alla resa senza condizioni (esattamente come le era capitato alla fine della Prima Guerra Mondiale). Il Mondo poteva finalmente dirsi salvo dal demonio nazista.

Frattanto il 25 aprile 1945 l’Italia, grazie all’avanzata degli Alleati, veniva finalmente liberata completamente dal Nazifascismo. Due giorni dopo Benito Mussolini, mentre a Dongo, in prossimità del confine con la Svizzera, tentava di espatriare assieme all'amante Claretta Petacci, veniva riconosciuto dai partigiani della Brigata Garibaldi e catturato. Quindi veniva fatto prigioniero e fucilato il giorno successivo (28 aprile) a Giulino di Mezzegra, sul lago di Como; il suo cadavere sarebbe stato esposto impiccato a testa in giù, accanto a quelli della stessa Petacci e di altri gerarchi, in piazzale Loreto a Milano, per essere lasciato alla disponibilità della folla (in quello stesso luogo otto mesi prima i nazifascisti avevano esposto, quale monito alla Resistenza italiana, i corpi di quindici partigiani uccisi). Il 29 aprile la resistenza italiana aveva formalmente termine, con la resa incondizionata dell'esercito tedesco, e i partigiani assumevano pieni poteri civili e militari.

Ma la guerra non era ancora del tutto conclusa. Infatti c’era ancora il Giappone(3) che non voleva saperne di arrendersi agli USA (frattanto il 12 aprile 1945 Roosevelt era morto ed il suo posto era stato preso da H. Truman), intestardendosi stupidamente - dopo la conquista di Iwo Jima(4) molte città nipponiche erano già state pesantemente bombardate - a prolungare un conflitto dall'esito ormai segnato. Così gli americani, per piegarlo in tempi brevi e porre finalmente fine ad un conflitto interminabile (dopo aver scartato l'ipotesi di uno sbarco in terra nipponica), presero la decisione estrema di sganciare, prima su Hiroshima (il 6 agosto) e poi su Nagasaki (il 9 agosto), la Bomba Atomica, l’arma più micidiale che l’uomo abbia mai adoperato: in pochi istanti le città furono incenerite, causando migliaia di morti innocenti e provocando effetti orribili (degni da film horror), dovuti alle radiazioni, sulle popolazioni sopravvissute, che ebbero effetto immediato ed a medio e lungo termine.
Si concludeva così, nel modo più mostruoso possibile, il secondo conflitto mondiale, la più grande catastrofe nella storia dell'umanità, che aveva provocato oltre 70 milioni di vittime, di cui 50 milioni fra i civili, che per la prima volta erano stati coinvolti in massa in un conflitto bellico(5).

Sicuramente tra le ragioni che decretarono l'esito del conflitto fu fondamentale il fatto che gli Alleati ebbero a disposizione molte più risorse produttive rispetto all'Asse, e furono in grado di utilizzarle efficacemente a sostegno dello sforzo bellico. Gli Stati Uniti (che praticamente non subirono attacchi sul proprio territorio continentale, grazie alla separazione geografica del continente dai principali teatri bellici in Europa e in Asia(6)) ebbero un ruolo-chiave in questa dinamica economica e tecnologica.

Dopo il conflitto l'Italia, oltre ai risarcimenti in denaro impostigli dalle nazioni vittoriose, dovette cedere alla Jugoslavia la città di Fiume, il territorio di Zara, le isole di Lagosta e Pelagosa, gran parte dell'Istria, del Carso triestino e goriziano e l'alta valle dell'Isonzo, e alla Francia territori nell'area alpina. Trieste fu divisa fra Jugoslavia ed Alleati, ma sarebbe tornata italiana nel '54. Le colonie, in primis quelle africane, furono ovviamente perdute. Quanto alla Germania, dopo la resa incondizionata venne sottoposta a una profonda riorganizzazione territoriale e politica, e il territorio tedesco ne risultò notevolmente ridotto, con l’esclusione di tutte le annessioni operate dal Terzo Reich(7). Il Giappone, dal canto suo, perse tutti i territori conquistati durante il suo periodo di espansione imperiale, tra cui Corea, Manciuria (restituita alla Cina) e Taiwan(8) (restituita anch'essa alla nazione cinese).

Poco dopo la fine del conflitto, nel ’45 fu fondata l’ONU(9) (Organizzazione delle Nazioni Unite), con lo scopo di dirimere controversie fra Stati senza ricorrere a guerre.


CRONOLOGIA ESSENZIALE del conflitto

1 SETTEMBRE 1939 La Germania di Adolf Hitler invade la Polonia (che si era rifiutata di restituire alla Germania la città libera di Danzica e l’area circostante del cosiddetto corridoio polacco, che separava la Prussia Orientale dal resto del Reich)

3 SETTEMBRE 1939 Onorando il proprio impegno di garanti dell'integrità territoriale della Polonia, Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania.

17 SETTEMBRE L'Unione Sovietica invade a sua volta la Polonia da est, occupando il territorio ad oriente della linea Curzon oltre a Białystok e alla Galizia orientale.

29 SETTEMBRE 1939 Il governo polacco si arrende e fugge in esilio.

6 OTTOBRE La campagna di Polonia può considerarsi ufficialmente conclusa; dal Reichstag Hitler annuncia che è disposto ad intavolare una conferenza di pace con Francia e Regno Unito.

9 APRILE-9 GIUGNO 1940 La Germania invade la Danimarca e la Norvegia. La Danimarca si arrende il giorno stesso dell'attacco; la Norvegia resisterà sino al 9 giugno.

10 MAGGIO-22 GIUGNO 1940 La Germania conquista la regione dell'attuale Benelux (per accedere alla Francia) e la Francia.

10 GIUGNO 1940 L'Italia di Benito Mussolini entra in guerra al fianco della Germania.

24 GIUGNO 1940 Francia e Italia firmano l'armistizio di Villa Incisa. L'armistizio prevede l'occupazione da parte italiana di alcuni territori francesi di confine.

OTTOBRE 1940 L'Italia invade la Grecia ma dopo pochi mesi (a dicembre) per sventare la controffensiva ellenica sarà costretta a chiedere l'aiuto dell'alleato tedesco, che nel frattempo aveva concluso senza successo la Battaglia d'Inghilterra, per quello che è il primo fallimento nazista dal via delle ostilità, e che prelude ad un conflitto tutt'altro che breve.

APRILE 1941 Germania, Italia, Ungheria e Bulgaria invadono e smembrano la Jugoslavia. Poco dopo crollerà anche la resistenza greca.

22 GIUGNO 1941 Gli Stati dell'Asse (tranne la Bulgaria) invadono l'URSS, dando avvio all'Operazione Barbarossa. Dopo un avvio in favore di Germania & company, con l'arrivo dell'inverno i sovietici danno vita ad una severa controffensiva, costringendo il nemico, giunto alla periferia di Mosca, ad una caotica ritirata.

LUGLIO 1941 In Jugoslavia inizia la resistenza antinazifascista guidata da J. Tito.

7 DICEMBRE 1941 Il Giappone bombarda Pearl Harbor (USA). Il giorno dopo gli Stati Uniti dichiarano guerra ai nipponici, entrando ufficialmente nel conflitto contro l'Asse.

19 FEBBRAIO 1942 Il Presidente USA Roosevelt firma l'Ordine Esecutivo 9066: tutti i residenti di origine giapponese presenti sul territorio statunitense devono essere rinchiusi in appositi campi di concentramento.

2 FEBBRAIO 1943 Dopo 6 mesi di estenuanti operazioni belliche, si conclude con la vittoria sovietica la Battaglia di Stalingrado: l'Armata Rossa può iniziare la "rimonta" ai danni dell'Asse.

10 LUGLIO 1943 Gli angloamericani sbarcano in Sicilia. Il 19 dello stesso mese verrà bombardata Roma.

25 LUGLIO 1943 Pietro Badoglio sostituisce Benito Mussolini (destituito dal Re Vittorio Emanuele III dopo esser stato sfiduciato dal Gran Consiglio del Fascismo) alla guida del Governo d'Italia.

SETTEMBRE 1943 Dopo una lunga serie di bombardamenti subiti (che avevano pesantemente colpito città come Cagliari, Foggia e Pisa), il Governo Badoglio si arrende agli Alleati, rendendo noto l'armistizio l'8 settembre. Appena venuti a conoscenza del "tradimento", i tedeschi assumono il controllo di Roma e del Nord Italia, istituendo a Salò uno stato fantoccio fascista guidato da Mussolini. Il Governo e la Famiglia Reale si danno alla fuga per Pescara e Brindisi, lasciando l'esercito italiano allo sbando; intanto le truppe Alleate sbarcano a Salerno. Pochi giorni dopo si costituisce in Italia il C.L.N., un'organizzazione politica e militare costituita dai principali partiti e movimenti antifascisti, che s'incarica di coordinare la resistenza antinazifascista.

13 OTTOBRE 1943 L'Italia dichiara guerra alla Germania, diventando cobelligerante a fianco degli Alleati.

28 NOVEMBRE 1943 Conferenza di Teheran tra Franklin D. Roosevelt, Winston Churchill e Joseph Stalin per pianificare le future operazioni contro la Germania nazista e la riorganizzazione dell'Europa dopo la fine della guerra.

DICEMBRE 1943 Il maresciallo Tito proclama la costituzione di un "Governo provvisorio jugoslavo" nei territori liberati. Il generale Dwight D. Eisenhower diventa comandante supremo degli Alleati in Europa.

22 GENNAIO 1944 Le truppe Alleate sbarcano ad Anzio, a sud della capitale Roma.

27 MARZO 1944 Svolta di Salerno: Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista d'Italia, propone alle forze antifasciste di cooperare con il governo Badoglio in un Governo d'unità nazionale guidato da Bonomi (che nascerà il 21 aprile), allo scopo di fronteggiare l'invasione dei tedeschi.

12 MAGGIO 1944 Le truppe sovietiche completano la liberazione della Crimea.

4 GIUGNO 1944 Gli Alleati liberano Roma.
6 GIUGNO 1944 Gli angloamericani sbarcano sulle spiagge della Normandia, in Francia, aprendo un secondo fronte contro la Germania. Nel giro di un paio di mesi tutta la Francia sarà liberata dal dominio nazista.

21 OTTOBRE 1944 Aquisgrana è la prima città della Germania ad essere occupata dalle forze Alleate.

6 NOVEMBRE 1944 Gli Alleati liberano la Grecia.

29 GENNAIO 1945 L'Armata Rossa dopo aver liberato la Polonia raggiunge la linea dell'Oder, a 80 km da Berlino.

FEBBRAIO-MARZO 1945 Le truppe statunitensi danno vita ad una delle battaglie più dure della guerra nel Pacifico, durata oltre un mese, conquistando l'isola di Iwo Jima, che sarebbe poi servita agli USA come base strategica per i successivi bombardamenti sul Giappone. Parallelamente, tra il 4 e l'11 febbraio, nella Conferenza di Yalta degli Alleati venivano definite le modalità di riorganizzazione dell’Europa postbellica stabilendone gli assetti geopolitici.

16 APRILE 1945 Dopo una lunga serie di battaglie vincenti, l'URSS lancia l'offensiva finale e circonda Berlino.

25 APRILE 1945 Le truppe americane e quelle sovietiche si incontrano sull'Elba a Torgau, dividendo così la Germania in due. Le forze sovietiche completano l'accerchiamento definitivo di Berlino, dove è rimasto Hitler, chiuso nel Bunker sotto la Cancelleria.

28 APRILE 1945 Mussolini viene giustiziato dai partigiani italiani.

29 APRILE L'Italia grazie agli Alleati ed al contributo della Resistenza può dirsi totalmente libera dal Nazifascismo.

30 APRILE 1945 Adolf Hitler si toglie la vita.

9 MAGGIO 1945 La Germania è definitivamente sconfitta.

6-9 AGOSTO 1945 Gli USA sganciano due bombe atomiche sul Giappone. Il 2 settembre l'Impero giapponese riconosce ufficialmente la propria disfatta e firma sulla corazzata americana Missouri la propria resa senza condizioni. Terminava la Seconda Guerra Mondiale.


Nell'immagine, il fungo prodotto dall'esplosione della prima bomba atomica, sganciata dagli americani sulla città giapponese di Hiroshima.


Note:

(1) Ma perché, è lecito chiedersi, gli Alleati prevalsero? Beh, le concause furono tante, e noi qui ci limiteremo a ricordarne alcune, le tre principali. Una fu di certo l'assenza d'informazioni sul luogo esatto dove sarebbe avvenuto lo sbarco in terra francese. La Germania, infatti, attendeva da tempo la controffensiva angloamericana, ma non sapeva dove essa sarebbe avvenuta precisamente, e ciò impedì ai tedeschi di “accogliere” a dovere gli avversari. Poi giocò a favore degli Alleati la guerra che la Germania stava combattendo sul fronte orientale, che la costrinse ad impiegare ingenti risorse umane e le migliori armi belliche a scapito del fronte francese. Infine, un altro ruolo cardine lo giocò lo spionaggio, che in ambito tedesco non funzionò a dovere, contrariamente a quanto avvenne fra gli Alleati, che proprio in virtù di un ingegnoso sistema di spie riuscì a vanificare gran parte delle contromisure. Svolse un ruolo importante anche la resistenza francese.

(2) Il ruolo più importante e decisivo della resistenza interna si ebbe in Italia, Jugoslavia e Francia, dove i movimenti furono attivi militarmente e politicamente, liberando territori, rallentando l’esercito tedesco e preparando il terreno per gli Alleati.

(3) E' lecito chiedersi cosa abbia spinto il Giappone a sfidare una super potenza come gli USA. Ovvero, come credevano di spuntarla? In verità i nipponici speravano sul fattore tempo: distruggendo la flotta USA alle Hawaii, pensavano di avere un anno di vantaggio, perché gli americani avrebbero impiegato mesi a ricostruirla per poter essere di nuovo competitivi sui mari. E nel giro di un anno i giapponesi avrebbero assunto una posizione di forza che poi avrebbe permesso loro di trattare con gli USA una pace comunque favorevole. Invece fecero male i conti, perché gli USA riuscirono ad essere pronti prima del previsto (l’enorme apparato industriale americano consentì alla marina di rimpiazzare velocemente le perdite) e soprattutto non avevano nessuna intenzione di scendere a compromessi. Dopo aver subito alcune sconfitte nei primi mesi di guerra, le forze armate americane furono in grado di contrattaccare e di sconfiggere il Giappone.

(4) La battaglia di Iwo Jima fu durissima, con circa 21.000 difensori giapponesi quasi tutti morti, e oltre 26.000 perdite tra le truppe statunitensi (tra morti e feriti). Questo fece capire agli Alleati quanto sanguinosa sarebbe stata un’invasione del Giappone.

(5) Tra le nazioni maggiormente implicate nel conflitto vi fu la Cina. Essa fu principalmente coinvolta nella guerra contro il Giappone iniziata nel 1937 con l’invasione della Cina orientale. La Cina, pur subendo devastazioni territoriali e ingenti perdite umane, partecipò attivamente assieme alla coalizione alleata nella sconfitta del Giappone. Sul piano operativo, la sua azione fu prevalentemente difensiva e logorante, e la liberazione completa del territorio avvenne solo in combinazione con l’intervento delle potenze alleate. Il conflitto devastò il Paese, causando milioni di morti e enormi distruzioni. Alla fine della guerra la Cina, nonostante la vittoria, rimase economicamente e socialmente “sfigurata”.

(6) https://it.wikipedia.org/wiki/Attacchi_sul_Nord_America_durante_la_seconda_guerra_mondiale?fbclid=IwAR0yk7enU12jPRZRmj7OYFghhVAvUQdzUNV5foWLjKr3whgO2Nie3QW_Eoc#L'attacco_di_Nobuo_Fujita

(7) Le regioni a est della linea Oder-Neisse, comprendenti la Prussia Orientale, la Slesia, la Pomerania orientale e parte del Brandeburgo, furono cedute alla Polonia e all’Unione Sovietica. La Prussia Orientale venne divisa tra l’URSS e la Polonia. Queste cessioni territoriali provocarono lo sfollamento forzato di circa 12 milioni di tedeschi, in uno dei più vasti esodi della storia europea contemporanea. Inoltre, la Germania dovette restituire Alsazia-Lorena alla Francia, Eupen-Malmedy al Belgio, e riconoscere l’indipendenza di Austria, Cecoslovacchia e Lussemburgo. Internamente, al fine di garantire che nessuna forza tedesca potesse riorganizzarsi o ricostruire un potere centralizzato, il Paese fu suddiviso in quattro zone di occupazione controllate da Stati Uniti, URSS, Regno Unito e Francia, mentre Berlino venne a sua volta ripartita in quattro settori. Tale divisione rifletteva la contrapposizione ideologica della Guerra Fredda e porterà nel 1949 alla nascita di due entità statali: la Repubblica Federale di Germania (RFT), sotto influenza occidentale, e la Repubblica Democratica Tedesca (RDT), sotto influenza sovietica. Solo con la riunificazione del 1990 la Germania riacquisterà piena sovranità, accettando i limiti territoriali imposti nel Dopoguerra.

(8) Pochi anni dopo, nel 1949, durante la guerra civile cinese, il governo nazionalista di Chiang Kai-shek si rifugiò a Taiwan a seguito della vittoria dei comunisti di Mao Zedong sulla Cina continentale. Così si crearono di fatto due Nazioni, dichiarandosi entrambi legittimi rappresentanti della Cina. Da allora Taiwan è rimasta separata dalla Repubblica Popolare Cinese e ha sviluppato un proprio sistema politico, economico e sociale, funzionando come una nazione autonoma, con il suo governo, la sua moneta e libere elezioni democratiche, mentre la Cina continentale considera Taiwan una sua provincia ribelle, opponendosi con forza a qualunque legittimazione internazionale della sua indipendenza.

(9) L'Onu rimpiazzò la Società delle Nazioni, esistita dal 1919 al 1946. Gli obiettivi dell'organizzazione includono il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, la protezione dei diritti umani, la fornitura di aiuti umanitari, la promozione dello sviluppo sostenibile e il rispetto del diritto internazionale. Al momento della fondazione, l'ONU contava 51 Stati membri, un numero poi cresciuto fino ad arrivare a 193 nel 2011, rappresentando la stragrande maggioranza degli Stati sovrani del mondo.

Documento inserito il: 15/11/2025
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