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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Sessantunesima puntata

di Alberto Sigona

La società del benessere

Nel Dopoguerra un po' in tutta l'Europa occidentale, grazie al diffondersi delle politiche keynesiane (che, come avevamo visto, erano state già applicate da Roosevelt negli USA, facendone il motore della rinascita americana dopo la Grande Depressione) inizia a perfezionarsi il cosiddetto Welfare State, lo “Stato sociale” (che aveva visto i primi timidi vagiti nell'Ottocento), che si assume sempre più il compito di sostenere e proteggere il cittadino per tutto l'arco della sua esistenza. Europa che pian piano - soprattutto in virtù degli aiuti americani (e alla diffusione del libero scambio, che soppianterà il protezionismo) - inizia a riprendersi economicamente, e negli Anni Cinquanta tale ripresa sarà così marcata che si parlerà di “Miracolo economico”. A renderlo possibile, trasformando in meglio la qualità di vita della popolazione, ergendola a livelli poco prima inimmaginabili, contribuirono altresì una serie d'invenzioni rivoluzionarie e di migliorie tecnico-scientifiche e mediche straordinarie: l'Europa rurale di un secolo prima diverrà presto un lontano ricordo, lasciando spazio ad una società urbanizzata, industrializzata e “consumistica”.

Alla base della nuova “Società del benessere” vi fu senz'altro l'industria. Le tecniche e i metodi consolidati durante la guerra (per la produzione bellica) vennero applicati all’industria civile, favorendo l’automazione e la produzione di massa. A partire dagli Anni ’50–’60 comparvero i primi robot industriali nelle catene di montaggio (per esempio il celebre robot Unimate, installato in una fabbrica della General Motors), che oltre ad aumentare la produttività ridussero considerevolmente i costi di manodopera, permettendo di vendere i prodotti a costi più accessibili. Lo sviluppo di nuovi materiali come plastiche, leghe leggere, materiali sintetici... cambiò profondamente l’industria manifatturiera, rendendo possibile produrre oggetti leggeri, duraturi e a basso costo. Nell’industria siderurgica e metallurgica, nuove tecniche di produzione permisero di ottenere materiali in quantità maggiore, più rapidamente e con qualità superiore rispetto ai metodi tradizionali. Più tardi l’elettronica iniziò a penetrare anche nel mondo industriale: macchine utensili a controllo numerico (CNC) permisero lavorazioni più precise e ripetibili, automatizzando compiti complessi e riducendo errori umani.

Uno dei “manifesti” di quell'epoca fu lo sviluppo significativo del settore trasporti. Le autostrade diventarono più ampie, moderne e meglio attrezzate, semplificando gli spostamenti con l’automobile (che in quel periodo ebbe una diffusione di massa: l'adozione del modello fordista permise, infatti, di produrre auto più rapidamente e a costi più bassi), assecondando gli spostamenti individuali e delle famiglie, che così poterono accedere a beni, servizi e lavoro anche lontano da casa (favorendo fra l'altro il sorgere delle gite estive, da trascorrersi magari al mare). Crebbe moltissimo anche l'uso del treno e del trasporto aereo, che permetterà sì di viaggiare per lunghissimi tragitti in tempi brevi, ma soprattutto abbatterà i costi di trasporto su larga scala delle merci, permettendo anche alle categorie meno abbienti di comperare prodotti che sino a pochi decenni prima erano riservati solo alle classi più ricche.

Tra i simboli concernenti le migliorie della vita quotidiana s'ersero gli elettrodomestici: lavatrici, frigoriferi(1), scaldabagni(2) e lavastoviglie diverranno presenti in quasi ogni casa. La radio si diffonderà sempre più, e presto sarà affiancata dalla TV(3) (le prime trasmissioni regolari in Italia saranno nel ’54 per merito della RAI(4)), una delle principali invenzioni di massa di sempre, che rivoluzionerà definitivamente la vita quotidiana in ambito ludico. Più tardi faranno l’ingresso in scena i primi rudimentali computer(5): calcolatori avanzatissimi oggi emblema della tecnologia moderna ed indispensabili strumenti di lavoro, al cui sviluppo diedero un gran contributo Steve Jobs e Bill Gates. Poi ad inizio anni ’90 vi sarà l’invenzione di Internet(6) (una rete di telecomunicazioni ad accesso pubblico in grado di connettere vari dispositivi o terminali in tutto il mondo, consentendo l'accesso a milioni di dati ed informazioni varie; l'inventore è ritenuto Tim Berners-Lee), forse la rivoluzione per eccellenza del secolo. Merita una citazione a caratteri cubitali anche l'invenzione del telefono cellulare (ideato dallo statunitense Martin Cooper, direttore della sezione “Ricerca e sviluppo” della Motorola, che fece la sua prima telefonata da un cellulare il 3 aprile 1973), che avrebbe permesso di telefonare da qualsiasi posto, comunicando senza fili a qualunque distanza (più tardi si sarebbe evoluto negli odierni smartphone, una sorta di pc portatile).

Inoltre si verificheranno ulteriori progressi giganteschi in medicina (nel 1953 James Watson, Francis Crick, Maurice Wilkins e Rosalind Franklin scoprirono la doppia elica del DNA, gettando le basi per la genetica molecolare e la biologia moderna) e chirurgia (nel 1954 sarebbe stato effettuato il primo trapianto di organi).

Frattanto, assieme al settore industriale, registrava una grande impennata anche il settore terziario, che diverrà il motore delle economie moderne, con il progresso nei servizi finanziari, nel turismo, nell'istruzione.

Ad accompagnare il progresso del Dopoguerra vi furono anche notevoli cambiamenti socioculturali, soprattutto a partire dagli Anni Sessanta. Nel 1968, infatti, a partire dalle università, una grande ondata di disordini attraversò gli USA, raggiungendo tutta Europa. Un’intera generazione, per la prima volta, non accettava più il modo di vita dei propri genitori e chiedeva un cambiamento radicale della società, dei costumi, della vita quotidiana, basando le loro idee su di una libertà sempre più estesa (compresa quella sessuale) e sulla pace. Sempre in quel periodo la musica (“pop” e “rock” in particolare, grazie in primis ad artisti come Elvis Presley ed a gruppi come i Beatles ed i Rolling Stones; poi negli anni '80 avrebbe visto l'auge la “dance”) ed il cinema (molti registi ed attori diventarono delle autentiche celebrità) raggiunsero livelli sublimi, entrando nella cultura popolare.


Nell'immagine, i simboli del Boom economico italiano.


Note:

(1) Fred W. Wolf Jr., un inventore statunitense, progettò nel 1913 il primo frigorifero elettrico per uso domestico, chiamato DOMELRE (Domestic Electric Refrigerator). Esso è considerato l’antesignano del frigo elettrico moderno.

(2) Lo scaldabagno elettrico non ha un inventore unico, ma nasce grazie a diverse innovazioni tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Il passo fondamentale fu l’invenzione della resistenza elettrica, che permise di riscaldare l’acqua con la corrente elettrica. Nei primi anni del 1900 diverse aziende britanniche e tedesche produssero i primi scaldabagni domestici, basati su serbatoi con resistenze immerse e semplici termostati. Questo strumento rese possibile avere acqua calda sempre disponibile in casa, anticipando il moderno comfort domestico.

(3) Il 2 novembre 1936, la BBC (British Broadcasting Corporation) iniziò le sue trasmissioni regolari di televisione. Si trattava di trasmissioni a bassa definizione, ma fu il primo servizio regolare di televisione pubblica del mondo. La trasmissione era in bianco e nero e veniva trasmessa da un trasmettitore situato a Alexandra Palace, Londra.

(4) La RAI nasce ufficialmente il 26 ottobre 1944 come Radio Audizioni Italiane, erede dell’EIAR fascista dopo la sua dissoluzione. All’inizio gestiva solo le trasmissioni radio, ma negli Anni ’50 avviò la sperimentazione televisiva: il 3 gennaio 1954 partirono le regolari trasmissioni TV. Con il tempo la RAI, essendo il servizio pubblico radiotelevisivo nazionale, assumerà un ruolo centrale nella cultura e nell’informazione italiana.

(5) Considerato uno dei padri dell’informatica moderna, l’inglese Alan Turing negli Anni ’30 sviluppò la Macchina di Turing, un modello teorico che formalizzava l’idea di un dispositivo universale capace di eseguire qualsiasi calcolo computabile. Negli anni ’40 gli ingegneri statunitensi John Presper Eckert e John W. Mauchly realizzarono l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Computer), considerato il primo vero computer elettronico digitale programmabile. Completato nel 1945, l’ENIAC era in grado di eseguire calcoli con una rapidità senza precedenti. Il vero punto di svolta arrivò però negli Anni ’70: con l’Altair 8800 (1975), spesso indicato come il primo personal computer commerciale, e con l’Apple I (1976), che contribuì a rendere il computer uno strumento accessibile anche agli appassionati e ai piccoli sviluppatori. Questi modelli segnarono l’inizio dell’era dei “computer personali”.

(6) L'evoluzione di Internet, ovvero della rete globale interconnessa, è stata un processo graduale che ha coinvolto molti ricercatori e innovatori, e quello che vediamo oggi è il risultato di decenni di sviluppo tecnologico. Sebbene Internet esistesse già da diversi anni, il World Wide Web (WWW) ha rappresentato la vera "rivoluzione" che ha reso Internet un mezzo accessibile e utilizzabile dalla massa. Grazie al lavoro di Tim Berners-Lee, l'Internet divenne più "usabile" grazie all'introduzione dei browser web, dei siti web e dei collegamenti ipertestuali. La Advanced Research Projects Agency Network (ARPANET) è considerata la prima rete di computer che ha fatto uso della tecnologia di scambio a pacchetti. Questo progetto, sponsorizzato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è stato il precursore di Internet. Nel 1969, ARPANET riuscì a connettere quattro università americane, e negli anni successivi si espanse.

Documento inserito il: 27/11/2025
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