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I Mashco Piro, indigeni minacciati [ di Yuri Leveratto ]

Poche settimane fa alcuni indigeni dell’etnia Mashco Piro si sono avvicinati alle rive del Rio de las Piedras, nel cuore della regione Madre de Dios, in Perú.
Si sono approssimati alla comunitá nativa di Monte Salvado, apparentemente per chiedere alimenti.
Alcuni antropologi hanno descritto che i Mashco Piro hanno evitato ogni contatto dopo il violento sfruttamento al quale furono sottoposti durante il periodo dell’auge del caucciu, nei primi anni del secolo XX.
I responsabili del programma per i popoli in isolamento volontario del Madre de Dios ha fatto notare che questa etnia è in pericolo, visto che sono minacciati sia dalla attività di estrazione di oro illegale sia dalla sconsiderata attività di deforestazione, anch’essa illegale.
La zona dove i Mashco Piro vivono va dal Rio Camisea fino al Rio de las Piedras. Alcuni di essi fuggono dalla zona del Rio Camisea, dove la ditta straniera Pus Petrol estrae gas da tempo e sta ampliando la sua attività al cosidetto lote 88, un’area sovrapposta alla riserva Nahua Nanti che era stata dichiarata zona dove è proibita l’attività estrattiva.
Fuggono dalla zona del Rio Camisea e dei suoi affluenti, anche perché sono disturbati da frequenti voli di elicotteri, e si dirigono verso il cosiddetto “istmo di Fiztcarrald”, luogo dove Carlos Fermin Fiztcarrald transitò nel 1893 nella sua foga di conquista di nuove terre da sfruttare.
Da quella zona entrano nella conca del Rio de las Piedras e nel bacino del Rio Manu.
Questi indigeni, che parlano una lingua del ceppo Arawak, non sono in-contattati, come è stato detto erroneamente, ma hanno deciso di vivere isolati dalla società peruviana perché preferiscono stare nel loro ambiente, la selva. A volte si avvicinano a comunità di contadini, come nel caso di Monte Salvado.
La loro esistenza è in forte pericolo, perché si sentono assediati: da una parte vi è Plus Petrol, nella zona del Camisea, dalla quale fuggono, e dall’altra vi è Petrobras, che ha già operato in tre pozzi nella regione Madre de Dios, vicino alla frontiera con la Bolivia. E’ vero che quest’attività è ancora lontana dalla loro area d’influenza, ma la minaccia persiste.
Vi sono inoltre le attività illegali di deforestazione e narcotraffico, che sono pericolose per l’ambiente dei Mashco Piros.
In generale è la politica estrattivista che mette in pericolo l’esistenza stessa dei Mashco Piro, come del resto degli altri indigeni del Perú.
Fino a quando il paese seguirà questo schema economico, basato sull’estrattivismo forzato, l’ecosistema e i suoi indigeni saranno sempre di più in pericolo.
Documento inserito il: 28/12/2014
  • TAG: indigeni mashco piro, sfruttamento caucciù, istmo di fitzcarrald

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