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La filosofia del pressappoco [ di ]

LA SINGOLARE VICENDA DELL’ INTELLETTUALE EBREO ANTISEMITA

Un saggio di Alberto Cavaglion su Otto Weininger, noto in tutta Europa per la sua riflessione su sesso e carattere


Autore: Alberto Cavaglion
Titolo: La filosofia del pressappoco
Sottotitolo: Weininger, Sesso e carattere nella cultura del Novecento
Pagine: 220
Prezzo: 19,00 Euro
Editore: Bibliotheka

Dal 6 giugno in libreria


Nell’ottobre 1903 muore suicida a Vienna il ventitreenne Otto Weininger, giovane intellettuale ebreo da poco convertito al protestantesimo. La sua tesi di laurea, pubblicata con il titolo Sesso e Carattere, conosce subito una rapida fortuna in tutta Europa. Enunciati sfacciatamente misogini si intrecciano a stereotipi anti-ebraici in una miscela esplosiva che fanno di Weininger un passaggio obbligato per lo studio dell’antisemitismo.

Pochi mesi prima di uccidersi, il giovane filosofo aveva intrapreso un lungo e solitario viaggio attraverso l'Italia, individuando nella melodrammaticità, nella fertilità e nel “battito del cuore” le costanti del carattere italiano. La cultura nazionale del primo Novecento aveva risposto con attenzione all’opera di Weininger: da Papini a Sibilla Aleramo, a Giacomo De Benedetti fino alla Ferrara dei fratelli De Chirico e alla Trieste di Svevo e Saba. Ricostruisce questa vicenda lo storico dell’ebraismo Alberto Cavaglion nel saggio La filosofia del pressappoco. Weininger, Sesso e carattere nella cultura del Novecento.

Ripropongo, più di vent’anni dopo, la mia storia della «fi­losofia del pressappoco», perché mi sono accorto che le avven­ture italiane di chi ha inventato la fluidità delle forme sessuali intermedie un secolo prima di Judith Butler possano avere una qualche utilità. Vedere ingiallire le pagine scritte tanto tempo fa è come vedere un film in bianco e nero. Trasformare quel film a colori, più che straniante è patetico, una esperienza che si dovrebbe evitare: se mi sono deciso è perché credo utile de­nunciare i pericoli impliciti in ogni metafisica (del sesso o del gender fa lo stesso). Il passo da Weininger (e dal suo imitatore e traduttore italiano Julius Evola) a Judith Butler è breve, ma non fantasioso. Prima se ne prende atto, meglio è. (dalla Premessa di Alberto Cavaglion)


Docente di Storia dell’ebraismo all’Università di Firenze, Alberto Cavaglion ha curato l’edizione commentata di Se questo è un uomo di Primo Levi (Einaudi, 2012) e ha pubblicato la monografia Italo Svevo (Bruno Mondadori, 2000), Decontaminare le memorie. Luoghi, libri, sogni (Add Editore, 2021) e La misura dell’inatteso. Ebraismo e cultura italiana (1815-1988) (Viella, 2022).


Documento inserito il: 01/06/2025
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