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La Tagliamento: dalla Legione all'Associazione [ di Paolo Piovaticci ]

Nella Presentazione di Paolo Minucci Teoni del volume di Arturo Conti 'LEGIONE TAGLIAMENTO con gli Esuli in Patria Mariano Renzetti e Fernando Caciolo', edito dalla Fondazione della R.S.I – Istituto storico, si legge:

"La più alta aspirazione della Tagliamento , così come per ogni altra unità della Repubblica, sarebbe stata quella di poter essere ammessa alla linea del fuoco per contrastare a viso aperto l'invasore angloamericano: ma solo pochi reparti ebbero questo privilegio.
Alla Legione fu assegnato l'incarico più difficile, ingrato e pericoloso: il presidio del territorio a protezione delle bande che, col passare dei mesi, si facevano sempre più agguerrite e intraprendenti. Ciò nonostante essa dette sempre il meglio di sé meritandosi la stima dell'alleato, al prezzo di un pesante contributo di sangue.
Proprio per la saldezza e la combattività che le permisero di conseguire risultati positivi in più occasioni, la Tagliamento ebbe in premio dai tedeschi ciò che soltanto poche altre unità della RSI poterono ottenere: l'integrazione del proprio con il più efficiente armamento tedesco.
La fine giunse, come sempre accade, improvvisamente.
La Legione aveva distaccamenti sparsi in impervie località della Val Camonica e della Val di Scalve che, in assenza di validi collegamenti e di ordini per un 'cessate il fuoco', alla notizia che Mussolini non era più a Milano, si disorientarono.
Alcuni si arresero ad improvvisati, ingannevoli, irresponsabili comitati cosiddetti di liberazione. Altri tentarono la via di casa. I più determinati presero la strada del Passo del Tonale, nel vano tentativo di agganciare le retroguardie tedesche e continuare così, con esse, una lotta giunta ormai irrimediabilmente all'epilogo.
Coloro che ingenuamente avevano pensato che la resa volontaria avrebbe portato pace, furono bruscamente riportati alla realtà: per i perdenti la resa si tradusse in un percorso di soprusi e vessazioni in fondo al quale, alla sommità di un altro Calvario, ad attender molti di loro stava la morte.
Onore a Voi Legionari di una indimenticabile ed irripetibile stagione vissuta con speranze di vittoria
'.

E' appunto con l'intento di ricordare i Caduti della Legione 'M' Tagliamento e di conservare la memoria 'inalterata' di una delle più prestigiose unità combattenti dell'Italia repubblicana, che i suoi Reduci, durante la cena del 21 Settembre 1989, decisero di costituire la loro Associazione d'arma.
Gregorio Misciattelli, il giovane sottotenente citato da Giorgio Pisanò nel libro 'Lultimo saluto' per un delicato incarico affidatogli dal Comandante della Legione Colonnello Merico Zuccari, fondò il nobile Sodalizio inizialmente denominato 'Gruppo Reduci Legione Tagliamento' concretizzando l'idea di esso avuta assieme al Cappellano e legionario Padre Antonio Intreccialagli che fu eletto Presidente Onorario a vita.
L'Associazione, come riportato nel suo Statuto, si prefiggeva non solo di conservare la memoria dei Caduti, ma anche di ricercarne le spoglie disperse e di assicurare loro una degna sepoltura; di rinsaldare i vincoli di amicizia e di cameratismo sorti in guerra e di promuovere la solidarietà fra gli appartenenti alla Legione. Inoltre, di organizzare l'assistenza a favore di tali appartenenti detenuti per fatti di guerra, dei Famigliari dei Caduti, dei mutilati ed invalidi per cause di servizio durante la permanenza nella Legione. Infine, di raccogliere e riordinare materiale documentario concernente la Storia della Legione.
In questo spirito e in queste direzioni, l'Associazione operò con successo sin dal suo sorgere guidata dal suo fondatore, eletto poi Presidente, che impersonava devozione al Passato, percezione del futuro e trascinante carisma. Il Misciattelli continuava così a 'combattere', anche dopo la fine del conflitto, una guerra che non considerava 'finita' avendo la sua Legione definita con orgoglio 'invitta', come asseriva, deposto le armi, alla fine, solo per propria autonoma scelta.
L'Associazione, al cui appello risposero i Reduci di molte regioni italiane che in essa si ritrovarono, dette così vita a Iniziative in Memoria e Onore dei Caduti e nei luoghi sacri del loro 'sacrificio' in varie località d'Italia.
Tra queste, è il Raduno dei Reduci della Tagliamento, che ha luogo ogni anno, ad ogni anniversario dell'eccidio, a Rovetta, divenuta punto nodale e di riferimento dell'Associazione stessa. Esso per ragioni climatiche si effettua nel mese di Maggio e la Commemorazione, storica e religiosa, culmina nella celebrazione della Santa Messa sul luogo del locale cimitero dove caddero i 43 Legionari giovanissimi traditi e spietatamente fucilati nella nota Strage la mattina del 28 Aprile 1945.
Il Misciattelli si avvalse, per la sua realizzazione, di un Comitato per le Onoranze di tali Martiri ma da considerarsi 'esteso', come teneva a ricordare, anche alla memoria di tutti gli altri Caduti della Tagliamento e della RSI.
Esso fu fondato e operò nel territorio bergamasco grazie all'aiuto generoso di collaboratori come Mirella Bordin Mercandelli, Luigi Cornago e Franco Mandelli che, quando il Cornago dovette assentarsi, ne assunse la coordinazione.
Altra iniziativa è la fondazione di 'Emmerossa', il notiziario dell'Associazione che reca e diffonde l'immagine del Sodalizio, informa delle sue attività e dei suoi programmi, rievoca la Storia della Legione, onora di 'ricordo' i Caduti, in una ottica culturale e spirituale.
Nel 2007, con lettera dell'8 Gennaio, Gregorio Misciattelli, assegnava l'incarico della organizzazione delle Manifestazioni di Rovetta e di Lovere a Paolo Piovaticci, fratello di un Caduto di Rovetta, al quale aveva il 21 Maggio 2006 concesso l'onore di presentare il suo libro 'Sono morto per l'Italia' dedicato al fratello Guido e agli altri giovani con lui Caduti, ai piedi del muretto del Cimitero dove furono barbaramente abbattuti.
L'Associazione si arrichì di nuove iniziative, in parte 'riprese con sviluppo' da quelle già esistenti. Fra le più significative è l'innesto, nelle inaugurazioni dei Raduni, dell'aspetto culturale, con l'apporto di interventi, susseguitisi negli anni, di relatori come Stelvio Dal Piaz, Carlo Viale, Maurizio Canosci, il compianto Giovanni Zanoletti.
Altra iniziativa è, nel 2006, è il 'Riconoscimento Nazionale Alto Morale' da assegnarsi annualmente a chi ha più contribuito con opere concrete alla Memoria dei Caduti di Rovetta e della RSI. Esso è stato conferito, da quell'anno a oggi, al Camerata e studioso della Storia della Tagliamento Giuliano Fiorani, al Presidente Gregorio Misciattelli, allo scultore Pierino Bertocchi, al Legionario Giulio Di Marino, al Presidente di Continuità Ideale Umberto Scaroni, al Legionario Mariano Renzetti ed alla Custode della Tomba dei Caduti del cimitero rovettese Mirella Bordin Mercandelli.
Altra istituzione è la Visita annua alla Tomba dei Caduti di Rovetta del Verano di Roma dove giacciono le spoglie mortali dei 43 Martiri, ivi translate l'11 Novembre 1947 con solenne cerimonia religiosa e partecipazione di popolo. Nella Cerimonia, religiosa, viene celebrata la Santa Messa in suffragio dei Caduti e impartita la Benedizione.
Tale iniziativa, riprende e regola visite già esistenti, dandogli ritmo annuale in modo che ogni anno i 43 Martiri vengano onorati in ambo i luoghi in Italia a loro sacri: a maggio a Rovetta sul luogo dove caddero, e a Settembre a Roma, dove riposano.
L'11 Aprile 2010, all'età di ottantasei anni, veniva meno Gregorio Misciattelli. Sabato 22 Maggio 2010, nel corso della Inaugurazione del XVII Raduno, veniva annunciata la nomina a Presidente del Camerata Reduce Mariano Renzetti che quindi succedeva in tale ruolo al compianto Gregorio.
Con il Renzetti, figura d'alto profilo morale e senso militaristico organizzativo, l'Associazione ha fruito di un ulteriore sviluppo migliorativo.
Sotto l'aspetto dell'immagine, ha visto ripresa la stampa della 'Emmerossa', il quotato Notiziario che nel tempo si era dovuta sospendere, mentre, sotto l'aspetto giuridico, ha compiuto un avanzamento 'storico' con la regolarizzazione 'aggiornata' della sua Costituzione e del suo Statuto, esistenti in forma privata dal 1989, effettuata con registrazione pubblica n.754 del 15 Giugno 2012.
In questa ufficialità, l'Associazione si muove nel pieno riconoscimento dallo Stato nello scenario delle Realtà similari d'Area, e la sua attività sociale ha sempre più ampio e notato respiro, intrecciando o rinnovando rapporti con altri prestigiosi Reggruppamenti come ad esempio l'Associazione 'Campo della Memoria' e 'X Mas-RSI', con le quali è nata una esemplare cooperazione, al punto che le Manifestazioni di Rovetta e anche di Roma si fanno sempre più mèta di aumentate partecipazioni nazionali specie di giovani.
Oggi Rovetta è fra i primissimi Appuntamenti d'Italia di 'coloro che non dimenticano': sempre più ostacolata e minata con indegne 'rotture di lapidi' e 'intimidazioni' che, incredibilmente, sortiscono, al contrario, una pubblicità sempre maggiore fausta alla numerosità delle presenze annuali di essa, ed anche alle Visite in Roma.
Documento inserito il: 28/12/2014

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