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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Cinquantanovesima puntata

di Alberto Sigona


La Guerra Fredda

Nel ’45 le due grandi potenze, ovvero la Germania e il Giappone, duramente penalizzate dal conflitto, in pratica erano in ginocchio; l’Europa era un cumulo di macerie e due nuovi protagonisti occupavano la scena mondiale, gli USA e l’URSS. Dopo secoli di dominio incontrastato, il vecchio continente perdeva così il suo ruolo di “Signore del Mondo”. Molte Nazioni asiatiche ed africane, soggette fino ad allora agli Stati europei, ne avrebbero approfittato per rivendicare e ottenere la libertà (nel solo 1960 ben 16 Paesi africani otterranno l'indipendenza), mentre le due nuove grandi potenze avrebbero realizzato un nuovo ordine planetario che presto sarebbe sfociato nella cosiddetta “Guerra Fredda”.

Con l'espressione “Guerra Fredda” s’intende la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi alla fine della Seconda guerra mondiale tra due blocchi internazionali: da una parte vi erano, alleati degli USA, quasi tutti gli Stati europei occidentali (che dal '49 saranno legati dal trattato difensivo denominato Patto Atlantico(1)), di stampo democratico, dipendenti economicamente proprio dagli Stati Uniti (in virtù degli aiuti post-bellici riconducibili al Piano Marshall(2)), e dall’altra quasi tutti i Paesi dell’Europa d’Oriente, facenti capo all’URSS, cioè i paesi “satellite” soggetti all'influenza e al dominio comunista(3) (che dal '55 saranno legati fra loro dal trattato di cooperazione militare denominato Patto di Varsavia). In sostanza, una volta sconfitti Hitler, le grandi potenze avevano deciso, seppur con modalità differenti (gli USA non imposero regimi politici come l’URSS...), di condizionare la vita dei popoli che dovevano loro la liberazione. Così il Mondo si divise di fatto in due blocchi contrapposti, separati da una “cortina di ferro” (copyright W. Churchill) permeata da forti e pericolose tensioni che daranno al Mondo la sensazione di trovarsi perennemente sull'orlo di un conflitto su larga scala (con il costante incubo della 3^ Guerra Mondiale, specie nel ‘62, con la “Crisi di Cuba(4)”).

In effetti i due blocchi rivali si fronteggiarono a lungo in una “guerra” non guerreggiata con le armi - salvo alcune eccezioni come la Guerra di Corea, le cui ripercussioni si possono vedere sino ad oggi (vedi nota a piè di pagina(5)), e la Guerra del Vietnam(6) - ma espressa mediante continue scaramucce, azioni spregiudicate di spionaggio, esagerata corsa agli armamenti, minacce nucleari (sia Usa che URSS, infatti, erano in possesso della bomba atomica), attacchi ideologici, sfide economiche, tecnologiche, sportive (l'Unione Sovietica per diversi decenni sarebbe stata una super potenza dello sport, rivaleggiando proprio con gli USA) e persino spaziali: l’URSS nel ’61 mandò il primo uomo sullo spazio (Yuri Gagarin), gli USA addirittura “conquistarono” il suolo lunare (avvalendosi anche di ex scienziati al servizio del Terzo Reich): era il 21 luglio ’69, e Neil Armstrong diventava il primo umano a compiere “un piccolo passo per un uomo ed un grande passo per l’umanità”. Frattanto, nel 1963, gli Usa ed il Mondo rimanevano shoccati per l’attentato (compiuto da uno psicolabile, per motivi ancora avvolti nel mistero) che costava la vita al capo della “Casa Bianca” J.F. Kennedy, che con la sua condotta aveva contribuito a distendere il clima fra Occidente ed Oriente. Egli, infatti, aveva improntato la sua politica sulla democrazia, sull’uguaglianza (si batté per la fine della discriminazione razziale), sulla libertà e sul dialogo, rimanendo nel cuore della popolazione americana, che sinora lo ricorda con affetto e riconoscenza.

Frattanto l’Europa occidentale nel ’57, guidata dalla determinazione a completare rapidamente la propria ricostruzione, eliminando l'eventualità di nuovi conflitti fra le sue Nazioni, aveva dato vita alla CEE(7) (Comunità Economica Europea, inizialmente vi aderirono soltanto Francia, Germania Ovest, Italia ed i Paesi del Benelux), una sorta di “Stati Uniti d'Europa”, che, pur non avendo funzioni militari o di difesa, mediante una stretta cooperazione economica mirava a scongiurare dissidi fra Stati che avrebbero potuto portare un giorno a pericolose tensioni. Oggi - sotto il nuovo nome di Unione Europea (che altro non è che un’evoluzione istituzionale della CEE) – vi fanno parte 27 Paesi del vecchio continente (sino al 2020 fra i suoi membri vi era anche la Gran Bretagna), ovvero Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Essa opera attraverso istituzioni comuni, come il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e il Consiglio dell'Unione Europea, e ha sviluppato un mercato unico che consente la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali. L'UE affronta anche sfide comuni come la sicurezza, l'immigrazione e il cambiamento climatico.


Nell'immagine, L'Europa durante la Guerra Fredda.


Note:

(1) Il Patto Atlantico fu firmato inizialmente da USA, Gran Bretagna, Canada, Francia, Italia, Portogallo, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Islanda e Norvegia. Il Patto Atlantico istituì la NATO, un'alleanza militare intergovernativa nel settore della difesa, composta oggi da 32 Stati membri, di cui 30 europei e due nordamericani. Ecco l'elenco dei membri della NATO in ordine cronologico di adesione, con l'anno di ingresso indicato tra parentesi: Belgio (1949), Canada (1949), Danimarca (1949), Francia (1949), Islanda (1949), Italia (1949), Lussemburgo (1949), Paesi Bassi (1949), Norvegia (1949), Portogallo (1949), Regno Unito (1949), Stati Uniti (1949), Grecia (1952), Turchia (1952), Germania Ovest (1955; dal 1990 semplicemente Germania), Spagna (1982), Repubblica Ceca (1999), Ungheria (1999), Polonia (1999), Bulgaria (2004), Estonia (2004), Lettonia (2004), Lituania (2004), Romania (2004), Slovacchia (2004), Slovenia (2004), Albania (2009), Croazia (2009), Montenegro (2017), Macedonia del Nord (2020), Finlandia (2023), Svezia (2024).

(2) Era nell'interesse degli USA che gli Stati europei si rialzassero dalla rovina: per costituire un fronte contro l'espandersi del Comunismo (che avrebbe trovato terreno fertile in Paesi poveri), ma anche per offrire un mercato ai prodotti americani. Gli aiuti economici, ad ogni modo, erano stati offerti anche all'URSS e “satelliti” ma sarebbero stati rifiutati. Fra i Paesi che invece li accettarono volentieri vi furono l'Italia, la Gran Bretagna, la Francia, la Germania Ovest, il Belgio, l'Olanda, l'Austria, la Svezia, la Norvegia, la Danimarca, la Grecia, la Turchia e il Portogallo.

(3) Dominio imposto con colpi di Stato ideati da Stalin o con elezioni “addomesticate”, riducendo l'opposizione all'impotenza.

(4) Considerato il punto più critico della Guerra Fredda, la Crisi di Cuba dell'ottobre 1962 fu il momento di maggiore pericolo di una guerra nucleare tra superpotenze. Tutto inizia quando gli Stati Uniti scoprono che l’Unione Sovietica - per bilanciare la minaccia statunitense relativa a missili installati in Turchia che potevano colpire vaste aree dell’URSS in pochi minuti - stava installando missili nucleari a medio raggio a Cuba, a 150 km chilometri dalla costa americana. Dopo 13 giorni di tensione estrema, USA e URSS negoziano un accordo: l’URSS ritira i missili, gli USA promettono di non invadere Cuba e rimuovono i missili dalla Turchia.

(5) La Guerra di Corea fu il conflitto combattuto nella penisola coreana dal 1950 al 1953 e determinò una delle fasi più acute della “guerra fredda”, coinvolgendo USA, Urss e molti dei rispettivi alleati, con il rischio che il tutto sfociasse in un vero e proprio conflitto globale, ovvero in una guerra che sconfinasse nei territori dei rispettivi Stati implicati. Il casus belli fu l'invasione, nell'ottica di una riunificazione nazionale, della Corea del Sud (strettamente legata agli USA) da parte della Corea del Nord (“controllata” dai sovietici). La guerra però terminerà senza vincitori né vinti (il numero delle vittime causate dal conflitto è stimato in 2.800.000 tra morti, feriti e dispersi, metà dei quali civili). Quando le ostilità terminarono, Corea del Nord e Corea del Sud rimasero due Nazioni separate. Sinora non è stato firmato un vero trattato di pace (quindi la penisola è tecnicamente ancora in stato di guerra), con pericolose tensioni che tuttora non smettono di alimentare il rischio di una ripresa del conflitto, tenendo costantemente il mondo col fiato sospeso. Da premettere che nel 1910 la Corea era stata annessa dall'Impero Giapponese. Quindi poco dopo la II Guerra Mondiale la penisola coreana sarebbe stata divisa dal 38° parallelo fra i due Paesi liberatori, Urss (che si stanziarono a Nord) e USA appunto.

(6) Combattuta tra il 1955 ed il '75, la Guerra del Vietnam fu un conflitto armato tra il Vietnam del Nord (comunista), sostenuto dall’URSS e dalla Cina, e il Vietnam del Sud, appoggiato dagli Stati Uniti e dai loro alleati. La guerra fu caratterizzata da combattimenti difficili in una giungla ostile, guerriglia (Viet Cong nel Sud) e un massiccio uso di armi chimiche e bombardamenti aerei. Inoltre fu lunga, dura e molto controversa, con pesanti perdite umane e grandi proteste anti-guerra nel mondo occidentale. Nel 1973 gli USA si ritirarono, e nel 1975 il Vietnam del Nord conquistò il Sud, unificando il Paese sotto un governo comunista.

(7) La Comunità Economica Europea (CEE) fu istituita con la firma del Trattato di Roma il 25 marzo 1957. I Paesi coinvolti si impegnarono a creare un mercato comune, promuovendo l'integrazione economica e la cooperazione tra gli Stati Membri per garantire una crescita economica sostenibile e la pace in Europa dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Col tempo la CEE si sarebbe evoluta nell'attuale Unione Europea, un'unione politica ed economica a carattere sovranazionale per certi aspetti simile a uno Stato federale.

Documento inserito il: 20/11/2025
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