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La battaglia di Crécy: 26 Agosto 1346

Nella prima fase della Guerra dei Cento anni Edoardo III d’Inghilterra, insieme al figlio Edoardo di Galles, il Principe Nero, armò un esercito di 40.000 uomini, iniziando una serie di scorrerie attraverso la Francia che facevano base su Cherbourg. Nonostante i problemi scozzesi Edoardo trionfò prima a Sluys (battaglia navale) poi a Auberoche nel 1345 trionfando a Crécy nel 1346. I Francesi, nettamente superiori con i loro 60.000 uomini, tra le cui schiere militavano però molti mercenari soprattutto tra i balestrieri, lo affrontarono il 26 agosto. La disposizione sul terreno degli Inglesi, ai piedi di una collina con gli arcieri ai fianchi dell’esercito disposto su due divisioni avanzate, imbrigliò lo schieramento avversario anch’esso tatticamente organizzato su tre file, balestrieri, fanti e, per ultimi, cavalieri. Il primo scontro vide gli arcieri di Edoardo decimare i balestrieri di Filippo VI che furono costretti a retrocedere; Filippo allora ordinò l’assalto alla propria cavalleria che venne nuovamente trafitta dalla precisione avversaria; respinti i nemici, gli Inglesi passarono al contrattacco spezzando, dopo quindici assalti, le linee nemiche e decretandone la fuga. I Francesi lasciarono sul terreno più di 25.000 uomini mentre per gli Inglesi le perdite furono insignificanti. Con la presa di Calais (1347), che diverrà la testa di ponte per le successive invasioni inglesi, Edoardo III divenne il monarca più temuto d’Europa.
Nella battaglia morirono più di 1500 cavalieri e, tra i caduti illustri, vanno ricordati il re di Boemia, il duca di Lorena, i conti di Fiandra, di Aleçon di Auxerre, di Harcourt, di Sancerre, di Blois, di Grandpré, di Salm, di Blamont e di Forez. L’esercito di Edoardo era una specie di esercito di élite inquadrato e pagato dal re. Non si trattava di truppe feudali bensì di una forza scelta dalla Commissione di Array, con lo stesso procedimento che avevano seguito il padre, Edoardo II e il prozio Carlo IV. Il reclutamento avvenne su basi di censo: ogni possidente in base alla propria rendita doveva fornire arcieri, hobeler (fanti a cavallo), uomini d’arme. Gli arcieri furono reclutati in massima parte tra i borghesi che costituivano, anche grazie alla diffusione del tiro dell’arco come sport nazionale, una milizia permanente di arcieri.

Bibliografia essenziale:
E. Rosati - A. M. Carassiti; Dizionario delle Battaglie Newton ED. 1996 pg. 75 e 76


Per gentile concessione della Redazione di Europa Medievale


Nell’immagine, una scena pittorica della battaglia di Crécy.

Documento inserito il: 22/12/2014
  • TAG: battaglia crécy, principe nero, re filippo VI, re edoardo III

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