Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, storia antica: Sicani, Siculi ed Iblei
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Sicani, Siculi ed Iblei

I Sicani, gli antichi abitatori della Sicilia centrale e sud-occidentale, non erano di stirpe indoeuropea ma subirono l’invasione di una popolazione appartenente a questo ceppo linguistico. Secondo alcuni studi archeologici, l’arrivo dei Sicani nella parte occidentale della Sicilia ed in particolare ad ovest dell’Imera del sud, sarebbe da far risalire al 3000 a.C.. I contatti di questo popolo con la civiltà minoica sono stati confermati da recenti ritrovamenti, mentre sarebbero tuttora poco chiari i rapporti che i Sicani avrebbero avuto con gli Elimi. Giunti probabilmente dalla penisola Iberica, essi fecero delle città di Iccara, Inico e Indara i loro principali centri. Delle due popolazioni autoctone della Sicilia, gli Elimi e i Sicani, si sa che vennero soprattutto influenzati dalle culture del Mediterraneo orientale. Era infatti da quelle regioni che il rame era stato importato in Europa, transitando proprio per il Canale di Sicilia e per lo Stretto di Messina; rotte queste, che furono molto importanti anche nelle successive Età del Bronzo e del Ferro, quando Micenei, Cretesi e Fenici solcavano queste acque per recarsi in Spagna ad attingere da quelle riserve metallurgiche. I Siculi devono il loro nome a Siculo, il figlio di Italo, re degli Enotri. Abitatori del Bruzio, gli Enotri si spinsero nella Sabina dalla quale vennero cacciati dalle popolazioni locali. Ritornarono quindi verso la Campania, dalla quale progressivamente raggiunsero la Sicilia dove si stabilirono definitivamente due o tre secoli prima della colonizzazione greca, dalla quale vennero ben presto assorbiti. Qui presero il nuovo nome di Siculi e in modo lento ma inesorabile soppiantarono i Sicani insediandosi nella parte orientale dell’isola. La loro lingua aveva una certa affinità con il latino ed erano nemici sia con i Greci che con i Sicani dei quali assorbirono però la cultura. I loro dei maggiormente venerati furono i Palici, divinità protettrici della navigazione e dell’agricoltura. La Storia della provincia di Ragusa ha radici molto profonde ed i primi insediamenti umani risalirebbero a 60.000 anni fa, come testimoniano i resti delle grotte di Fontana Nuova. Nel 1100, i Siculi edificarono le città fortificate di Motyche, l’odierna Modica, Hybla Heraia, oggi Ragusa, Sicli, l’attuale Scicli e Geretanum, l’attuale comune di Giarratana. La vera storia della Sicilia inizia con la colonizzazione Greca e la nascita della città di Kamarina che venne poi più volte distrutta per la sua ribellione ai tiranni di Siracusa. La città era dedicata ad Athena Ergane, protettrice del lavoro femminile e alla quale venne edificato un tempio. Pantalica fu uno dei primi centri abitati della Sicilia Orientale e sede, dal 1250 al 700 a.C., di un popolo poco numeroso ma prospero e ben organizzato politicamente, a capo del quale c’era un re. Questo popolo erano gli Iblei, famosi anche per l’ottimo vino che producevano e per l’arte dell’apicoltura da essi esercitata. La conquista da parte dei Greci segnò la fine di questa civiltà, inglobando e mutando gli usi e le tradizioni dei siculi che ne facevano parte. Gli Iblei si collocherebbero quindi in un periodo pre-ellenico Quando l’isola divenne una provincia romana, Ragusa e Modica vennero classificate decumane, erano cioè obbligate a pagare a Roma la decima parte dei raccolti.


Nell'immagine, la necropoli iblea di pamtalica.
Documento inserito il: 19/12/2014
  • TAG: popoli preromani, sicani, siculi, iblei, poli della sicilia preromana,

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