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Da Genova a Valparaiso. Brevi cenni sulla famiglia Costa in Cile.

di Gerardo SEVERINO
Col. Aus. GdiF – Storico Militare


Premessa

Valparaiso, la bellissima città che s’affaccia sul Pacifico, perla del turismo balneare ma anche principale emporio commerciale del Cile è stata, sin dagli inizi dell’Ottocento, la meta preferita per i primi migrati giunti dall’Italia, anzi, per meglio dire, dalla Liguria e, quindi, dal Regno di Sardegna in generale. Ebbene, molto è stato scritto riguardo ai primi insediamenti dei liguri anche in terra Cilena, ma ben poco si sa riguardo ai c.d. “pionieri”, coloro i quali sfidarono la sorte, prim’ancora che gli Oceani. Fra di loro merita un particolare riferimento la figura di Geronimo Emiliano Costa, un Capitano marittimo e poi abile commerciante originario di Genova, il quale, nella stessa Valparaiso avrebbe dato vita ad una copiosa famiglia, con vari figli e figlie, fra i quali anche uno dei più grandi Ufficiali della Marina da Guerra del Cile, il Capitano di Corvetta Onofre Modesto Costa. Quella che segue è la loro storia.


Da Genova a Valparaiso. Storia di un emigrante (1805 – 1887)

Geronimo Emiliano Costa nacque a Genova attorno al 1805, figlio di Bartolo Costa e di Geronima Bibrana. Egli venne al mondo nel pieno dell’occupazione francese sia della Liguria che della stessa “Città della Lanterna”, fino a qualche tempo prima Capitale di una gloriosa Repubblica Marinara. Passate entrambe sotto il Regno di Sardegna, all’indomani del noto “Congresso di Vienna”, che, nl 1815, rimise al proprio posto i regnanti di mezz’Europa, dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, Geronimo completò la sua formazione di “uomo di mare”, divenendo così uno dei tanti Capitani Marittimi che dallo storico porto di Genova drizzavano la prua delle proprie navi verso le più disparate mete (o rotte che dir si voglia), compresa la lontanissima America Latina. Non siamo purtroppo in grado di indicare una data esatta, ma di certo sappiamo che il Costa era presente a Valparaiso già a metà degli anni Venti, tanto è vero che il 25 giugno del 1827 si sarebbe unito in matrimonio con una giovine del posto, Maria Angela Gomez Prieto, dalla quale avrà, in seguito, una numerosa figliolanza, iniziando da Demetria, la quale vide la luce nel 1828. Anche in Cile, Geronimo Costa avrebbe esercitato la stessa professione, almeno inizialmente, occupandosi di trasporti marittimi da o per l’Italia e l’Europa (1). Successivamente avrebbe dato vita ad una propria “Casa Commerciale”. Nel 1831 lo troviamo, quindi, fra i sei "Italianos" cui il Governo Cileno aveva concesso la c.d. “Carta de Naturaleza”, documento che ne attestava l’avvenuta naturalizzazione (lgs. cittadinanza) (2). Furono, quelli vissuti a Valparaiso, anni molto intensi per la Colonia degli italiani, alla quale appartenevano non solo marittimi, commercianti e altri lavoratori giunti nel frattempo dalle varie località della Penisola, ma anche esuli politici e ricercati dalle Polizie dei vari Stati Italiani, ivi compreso il patriota più famoso, il Nizzardo Giuseppe Garibaldi, che proprio a Valparaiso avrebbe ricevuto in dono la gloriosa bandiera tricolore che avrebbe poi portato con sé in Sicilia, ai tempi della famosa “Spedizione dei Mille”, del maggio 1860 (3). Geronimo Emiliano Costa visse in Cile per il resto della vita, spegnendosi nella stessa Valparaiso il 20 gennaio del 1887. La sua attività verrà portata avanti dai figli, principalmente da Geronimo, classe 1838, che la sosterrà per molti anni, peraltro aprendo anche una filiale a Lima, in Perù.


Onofrio Modesto Costa, Capitano di corvetta dell’Armada de Chile (1833 – 1869)

Don Onofre Modesto Costa, uno dei figli del Capitano Geronimo Emiliano, nacque a Valparaiso nel 1833. Visse praticamente nella sua stessa città natia per tutta la vita, considerando che Valparaiso era già allora la sede della gloriosa Armada, la Marina da Guerra del Cile, che in quello storico porto dell’Oceano Pacifico stazionava le più importanti navi della sua flotta. Fu così che in giovane età, Onofre decise di arruolarsi proprio in tale Forza Armata, peraltro memore delle tradizioni marinaresche proprie della sua storica famiglia. Il documento più antico nel quale se ne attesta tale appartenenza porta la data del 23 febbraio 1855, allorquando lo troviamo già “Teniente 2°” imbarcato sul Vapore “Cazador”, all’ancoraggio nella stessa Valparaiso (4). Nel 1863 è, invece, “Teniente primero”, imbarcato ancora sulla Corvetta “Esmeralda”, a quel tempo agli ordini del Capitano di corvetta Galvarino Riveros. E fu proprio in quell’anno, esattamente il 7 di aprile, che il giovane ufficiale di Marina convolò a nozze con Donna Adela Castillo Goñi. Le nozze furono celebrate in pompa magna presso la Chiesa de Doce Apóstoles, sempre a Valparaiso. Appartiene a quel contesto storico l’amicizia con l’Aspirante Guardiamarina Agostino Arturo Prat, futuro Eroe nazionale del Cile (5). Onofre M. Costa fu, dunque, un valente ufficiale di Marina, il quale si sarebbe particolarmente distintivo anche nel corso della guerra contro la Spagna, nel 1865-1866, al comando del Vapore “Maipù”, per poi assumere, il comando della “Arauco” (poi ribattezzata “Tocarnal” e, nel 1868, il comando della gloriosa “Esmeralda”, la corvetta che, dieci anni dopo, esattamente il 21 maggio del 1879 si immolerà nelle fredde acque di Iquique, nel corso della famosa “Guerra del Pacifico” che vide contrapporsi il Cile a Perù e Bolivia (6). Lo troviamo ricoprire tale incarico anche il 9 giugno del 1869, data nella quale la “Esmeralda” partì per un viaggio d’istruzione con a bordo gli allievi ufficiali dell’Armada (7). Il Capitano Costa morirà, purtroppo, di peritonite a Valparaiso appena pochi giorni dopo la partenza della “Esmeralda”. Era il 28 giugno del 1869, quando Onofre Modesto Costa si spense all’età di 36 anni, assistito dall’affranto padre Geronimo e lasciando vedova l’amata Donna Adele, alla quale verrà poi concessa una pensione di guerra, essendo stato l’ufficiale ricompreso tra i “Servidores de la Indipendencia” (8). Dal relativo certificato di morte, rilasciato dalla Parrocchia Matriz del Salvador emerge che la salma fu sepolta nel Pantheon di Valparaiso (ove il 10 dicembre 1928 verrà inumata anche Donna Adele), nell’ambito della cappella di famiglia, segno evidente di quanto anche quel ramo dei Costa fosse benestante. Ma questa è un’altra storia…


Nell'immagine, Onofre Costa tra gli ufficiali a bordo della Corvetta Esmeralda (Valparaiso, 1860)


NOTE:
(1) Cfr. Leonardo Scavino, Sailing Shipping and Maritime Labor in Camogli (1815—1914), Leiden, Published by Koninklijke Brill, 2022, pag. 310.
(2) Cfr. “Cartas de Naturaleza”, in Repertorio Chileno – Año 1835, Santiago de Chile, Imprenta Araucana, 1835, pag. 43.
(3) Vgs. Gerardo Severino, Un tricolore per Garibaldi: la bandiera dei Mille da Valparaiso a Calatafimi fra storia e leggenda, in Rivista della Guardia di Finanza,marzo 2006.
(4) Cfr. Memoria que el Ministro de Estado en el Departamento de Marina presenta al Congreso Nazional de 1855, Santiago, Imprebta de la Sociedad, 1855, pag. 32.
(5) Cfr. J. Abel Rosales, La Apoteósis de Arturo Prat y de sus Compañeros de herosimo muertos por la Patria el 21 de mayo de 1879, Santiago de Chile, Imprenta de los Debates, 1888, pag. 229.
(6) Cfr. Gerardo Severino – Roberto Bartolini, La Guerra del Pacifico (1879 – 1883), Pavia, Edizioni Marvia, 2003.
(7) Cfr. Memoria que el Ministro de Estado en Departamento de Marina presenta al Congreso Nacional de 1870, Santiago de Chile, Imprenta Nacional, 1870, pag. 5.
(8) Cfr. “Sueldos asignados a los siguentes servidores de la Indipendencia”, in Ley de Presupuestos de Los Gaston Jenerales de la Administracion Publica de Chile para 1886, Santiago de Chile, Imprenta de la Republica, 1886, pag.25.

Documento inserito il: 04/12/2025
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