Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, approfondimenti: Giochi spezzati. I bambini slavi nei campi di concentramento italiani (1942-1943)
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Giochi spezzati. I bambini slavi nei campi di concentramento italiani (1942-1943) [ di Michele Strazza ]

E’ stato appena pubblicato dalle Edizioni Leucotea-EBK di Sanremo (IM) il nuovo libro di Michele Strazza: Giochi spezzati. I bambini slavi nei campi di concentramento italiani (1942-1943). L’autore lucano, profondo conoscitore della storia italiana durante il fascismo, riporta alla luce una pagina dolorosa e dimenticata della nostra storia recente, l’internamento dei bambini slavi nei campi di concentramento italiani. La ricerca intende sfatare luoghi comuni sulla “diversità” dei soldati italiani, invitando il lettore a soffermarsi sulla tragicità di eventi poco conosciuti. La deportazione delle popolazioni civili, i rastrellamenti, la distruzione delle abitazioni, le stragi e le esecuzioni immotivate, i campi di concentramento non furono patrimonio solo dei nazisti ma strategie studiate e praticate dal Regio Esercito nei territori che occupò. Tra i crimini di guerra italiani particolarmente odiosa appare la reclusione di donne e bambini nei campi di concentramento a seguito dell’occupazione della Slovenia. Arbe e Melada in Jugoslavia, Gonars e Monigo in Italia, sono solo alcuni dei luoghi simbolo di uno sterminio per fame e malattie di tantissimi bambini che non avevano nessuna colpa, uno sterminio tollerato e consentito dalle autorità militari italiane. Ricordare Vilijem Malnar, “piccolo angelo” morto ad appena due mesi nel campo di Arbe, così come le altre vittime di questa strage silenziosa e nascosta, è un dovere – si legge nel libro - per chi ritiene la ricerca storica, non solo attività di studio scrupoloso e documentato, ma anche impegno civile e servizio all’umanità.

Michele Strazza. Studioso di storia contemporanea, ha pubblicato numerose ricerche. La sua produzione ha ricevuto vari riconoscimenti tra cui il Premio Internazionale UCSA per la saggistica storica e la segnalazione speciale al Premio Basilicata nel 2007. E’ membro della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO), della Società per gli Studi di Storia delle Istituzioni, del Centro Annali per una storia sociale della Basilicata e di altri organismi scientifici. Suoi lavori sono apparsi su prestigiose riviste nazionali e internazionali. Ha insegnato “Istituzioni giuridiche e politiche contemporanee” presso l’Università degli Studi della Basilicata e fa parte del Centro Interuniversitario di Storia Culturale, formato dalle Università di Bologna, Padova, Pisa, Venezia e Verona. Avvocato ed esperto in International Law and Human Rights, lavora presso l’Ufficio legislativo del Consiglio regionale della Basilicata ed è membro dell’Associazione Italiana Giuristi Europei, referente per l’Italia della Fédération Internationale de Droit Européen, Le sue ricerche sulla violenza di genere nel mondo contemporaneo sono state apprezzate da diverse organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani. I suoi libri sono presenti nelle più importanti biblioteche europee ed americane come quelle della Columbia University, della Stanford University, delle Università di Yale e di Harvard. Recentemente i suoi testi sono stati acquisiti anche dalla Biblioteca del Congresso di Washington e dalla British Library di Londra.

Autore:Michele Strazza

Documento inserito il: 04/03/2015

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