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Le prime invasioni barbariche

Nel 395 l’Imperatore Teodosio, in punto di morte, lasciò il regno ai due figli: ad Arcadio spettò l’Oriente, mentre ad Onorio toccò l’Occidente. Da quel momento le due parti dell’Impero rimasero divise per sempre, costituendo due Stati che, per le loro differenti caratteristiche politiche, economiche e culturali, seguirono differenti percorsi storici. L’Impero d’Oriente, meglio organizzato, riuscì a sopravvivere ancora un millennio alle pressioni dei suoi nemici esterni, mentre l’Impero d’Occidente, indebolito dai conflitti interni e dalle scorrerie delle popolazioni di origine germanica, non fu più in grado di opporre una valida resistenza ed in poco tempo venne travolto. Il V secolo vide dilagare in Occidente e quindi anche in Italia, orde di barbari che seminarono morte e distruzione al loro passaggio. Nel 410 i Visigoti guidati dal loro re Alarico, scesero nella penisola Italica fino a raggiungere Roma, che per tre giorni venne saccheggiata suscitando l’unanime sdegno di tutto il mondo civile. Alla morte di Alarico i Visigoti si spostarono nella Gallia meridionale per poi raggiungere la Spagna settentrionale, formando un regno che dalla Spagna giungeva fino al Rodano. Nel 451 Attila, re degli Unni, e signore di un vasto dominio che si estendeva dal Reno alla Russia meridionale, muovendo dalla Pannonia e attraversando le Alpi Giulie, giunse in Italia. Dopo aver saccheggiato l’importante centro economico e militare di Aquileia, gli Unni si sparsero nell’Italia settentrionale conquistando altre città e minacciando direttamente Roma; l’Imperatore inviò presso Attila un’ambasceria della quale faceva parte anche il Papa Leone I. L’incontro avvenne nei pressi di Mantova; Attila, che temeva un attacco dell’Imperatore d’Oriente in Pannonia, si lasciò facilmente convincere a sospendere la sua avanzata verso Roma e ritiratosi nuovamente nei sui territori di partenza morì pochi anni dopo. Con lui ebbe fine anche il regno degli Unni. In quell’occasione ebbe notevole risalto l’importanza anche politica del pontefice della Chiesa Cristiana, che da allora iniziò a godere, presso tutti i popoli latini dell’Occidente, del prestigio di una grande forza morale. Nel 455 toccò ai Vandali, stanziati nell’Africa settentrionale e nella Spagna meridionale, raggiungere l’Italia e saccheggiare nuovamente Roma.


Nell'immagine, l'incontro tra Papa Leone I e Attila, il re degli Unni. Documento inserito il: 18/12/2014
  • TAG: impero romano oriente, impero romano occidente, arcadio, onorio, invasioni barbariche

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