Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, storia contemporanea: Dalla Kawachi alla Musashi. Le navi da battaglia giapponesi (parte 2)
>> Storia Contemporanea > Nel Mondo

Dalla Kawachi alla Musashi. Le navi da battaglia giapponesi (parte 2)

di Giorgio Arrighi e Ermanno Martino

CLASSE KONGO Gli incrociatori da battaglia della classe KONGO, appartenenti ai programmi 1910 (KONGO e HARUNA) e 1911 (HIEI e KIRISHIMA), furono le prime e le ultime unità da battaglia monocalibre nipponiche di progettazione straniera. Essi, infatti, vennero costruiti sui piani del famoso progettista britannico Sir John Thurston; anzi, l'unità capoclasse, appunto il KONGO, venne costruito in Gran Bretagna, precisamente presso i i cantieri Vickers di Barrows in Furness, per consentire ai Nipponici di impratichirsi nella costruzione di unità siffatte. Le altre tre unità, invece, furono costruite in Giappone e la KIRISHIMA fu la prima nave da battaglia costruita presso cantieri privati, i Mitsubishi di Nagasaki.
I KONGO rappresentavano un'extrapolazione dei contemporanei incrociatori da battaglia britannici della classe LION, completati nel 1912/1913. Tuttavia, rispetto a questi ultimi, potevano vantare un armamento principale di maggior calibro (VIII-356/45 anziché VIII-343/45 mm) e una protezione meglio bilanciata.
Completati tra il 1912 e il 1915, i KONGO avevano tra loro alcune lievi differenze, sia estetiche che di armamento e allestimento. Per esempio, il KONGO, unica nave costruita in Inghilterra, aveva i tre fumaioli di identica altezza, mentre sulle unità costruite in Giappone, il fumaiolo n°1 (estremo a prora) era più alto degli altri e questo, in particolare, sulle due ultime navi completate: l'HIEI e la KIRISHIMA.
Si trattava, tutto sommato, di navi abbastanza armoniche e con caratteristiche che, complessivamente, le rendevano più efficienti dei LION da cui appunto erano derivate. Questo si vide anche dalla loro lunga durata in servizio; i Giapponesi, infatti, riuscirono, pur a seguito di ricostruzioni abbastanza radicali, a utilizzarle efficacemente per tutto il periodo della II G.M. Di scafo molto lungo e affinato, i KONGO avevano la loro potenza ripartita su 4 linee d'asse a cui altrettanti gruppi di turbine Parsons (Brown-Curtiss per l'HARUNA) trasmettevano il moto a mezzo riduttore. Le navi, perciò, erano dotate di due timoni di tipo sospeso, al fine di consentire loro sufficienti qualità evolutive.
L'armamento principali, composto da VIII-356/45 mm (peso dell'arma 85 ton., peso del proietto 675 Kg, gittata 20.374 m)era ripartito in quattro torri binate, due a prora e due a poppa. Queste ultime erano molto distanziate tra loro, in modo che le strutture dello scafo (piuttosto leggere, trattandosi di incrociatori da battaglia) fossero sollecitate il meno possibile dalla contemporanea deflagrazione di tutte le armi. Da notare che questa sistemazione era stata "mutuata" dagli Inglesi sui LION, sul TIGER e su tutti gli antecedenti tipi di incrociatori da battaglia.
Nel periodo successivo al primo conflitto mondiale, i KONGO subirono diverse ricostruzioni che li portarono dalla loro originale denominazione di incrociatori da battaglia quella nuova di navi da battaglia veloci.
La prima si ebbe verso il 1925 e non comportò mutamenti particolari nella struttura generale delle navi: fu aggiunta una cappa di forma piuttosto inusuale al fumaiolo anteriore. In effetti, non era una vera e propria cappa completa che abbracciasse tutto il fumaiolo, ma piuttosto un altissimo schermo parafumo atto, non sappiamo con quali risultati, a evitare, alle alte velocità, disturbi alla direzione del tiro che era stata contemporaneamente montata sul torrione principale; sistemazione questa che aveva fatto assumere ai KONGO quella caratteristica altissima forma torreggiante che fu distintiva di tutte le navi da battaglia giapponesi ricostruite. Inoltre, fu imbarcato un complesso di riflettori su un'incastellatura di rilevante altezza tra i fumaioli n° 1 e n° 2.
Più radicale, invece, fu il rimodernamento che si ebbe tra il 1928 e il 1932. Su tutte le unità, esclusa l'HIEI, venne mutato l'armamento: i pezzi da 356/45 furono dotati di un'elevazione maggiore (da 30 a 43 gradi) con un ovvio conseguente miglioramento della gittata che passò a 38.000 m. Venne mutato anche l'armamento secondario in quanto, gli VIII-76/40 mm (XVI sul KONGO) originali vennero sbarcati e sostituiti con pezzi A.A. da 80/40 mm (da II a VI a seconda delle navi). Anche il numero dei tubi lanciasiluri venne ridotto della metà (da VIII a IV), anche perché ormai ci si rendeva conto che la loro utilizzazione, almeno, riusciva alquanto problematica. Vennero anche imbarcati tre idrovolanti da ricognizione senza catapulta e che venivano messi a mare a mezzo di gru.
La protezione venne aumentata e, a eccezione di quella verticale, rimasta invariata, quella orizzontale venne portata da 51 a 121 mm. Anche quella delle artiglierie di grosso calibro ebbe un aumento di 30 mm (da 250 a 280 mm). Con questa ricostruzione venne anche sistemata un'efficiente protezione subacquea, prima basata soltanto sulla compartimentazione e sui depositi di carbone laterali. Tale protezione si estrinsecava nell'aggiunta di controcarene laterali che portarono a un aumento della larghezza di circa 3 m.
L'apparato motore fu anch'esso sottoposto a modifiche. Le 36 caldaie originali vennero sostituite da 16 caldaie a combustione mista (10 a nafta, sei a carbone); ciò portò anche all'eliminazione del fumaiolo anteriore e alla sostituzione dei due rimasti con altrettanti di maggiori dimensioni. La conseguente diminuzione di potenza fece decrescere la velocità da 27,5 nodi, a 25,9 nodi. Contrariamente alle sue gemelle (ormai i KPNGO, sia per l'aumentata protezione che per la diminuzione della velocità, venivano designati come navi da battaglia), l'HIEI seguì una strada completamente a sé stante.
Dopo la firma del TRATTATO DI WASHINGTON (Trattato concluso il 6 febbraio 1922 tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Giappone e Italia ed entrato in vigore il 17 agosto del 1923), il tonnellaggio della flotta da battaglia nipponica era stato limitato a 315.000 ton. di naviglio. Otto anni dopo, però, con la stipulazione del TRATTATO DI LONDRA (Trattato concluso il 22 aprile 1930 tra le medesime potenze firmatarie del TRATTATO DI WASHINGTON ed entrato in vigore il 27 ottobre del medesimo anno), tale aliquota subì un'ulteriore riduzione in quanto, secondo l'rt. 2 comma 1, al Giappone era stata imposta la radiazione dell'HIEI, con la possibilità, però, di conservare questa nave per l'istruzione.
L'HIEI venne perciò trasformata in una nave scuola e i lavori iniziatisi nel settembre 1929 terminarono nel dicembre 1932. L'armamento principale si ridusse a VI-356/45 mm (sbarco della torre poppiera inferiore), mentre quello di medio calibro (XVI-153/50 mm) rimase invariato. La parte A.A., invece, rimase affidata a IV-80/40 mm A.A. sostituiti poi, nel 1934, da altrettanti 127/40 mm. I tubi lanciasiluri, invece, vennero completamente eliminati.
Furono anche sbarcate le piastre laterali della corazzatura e l'apparato generatore ridotto a 11 caldaie delle 36 originali. In considerazione di ciò, la velocità si ridusse a 18 nodi e il fumaiolo n°1 venne sbarcato. Il dislocamento standard, perciò decrebbe a 19.500 ton.
Più radicale fu il rimodernamento cui vennero sottoposte le altre unità nel 1934/1937. Lo scafo venne allungato di poco meno di 8 m, migliorando così il coefficiente di finezza. L'apparato motore venne integralmente sbarcato e sostituito con 4 gruppi turboriduttori Kampon a cui davano potenza 11 caldaie a nafta, egualmente Kampon. La potenza salì quindi a 136.000 HP e la velocità, anche per le migliori forme di scafo, a 30,5 nodi.
L'armamento, fermo restando quello principale, fu così modificato: XIV-152/50 mm, VIII-127/40 mm A.A., IV-40/50 mm A.A. e VIII-13 mm A.A.. Venne pure imbarcata una catapulta, nello spazio corrente tra le due torri posteriori da 356 mm, mentre i lanciasiluri vennero del tutto eliminati.
L'aspetto esterno già parecchio modificato in conseguenza del primo rimodernamento, lo fu ulteriormente. Questa volta, in particolare, ad essere radicalmente trasformato fu il torrione di comando, che già nel 1931 era stato portato a quelle vertiginose altezze caratteristiche delle navi da battaglia nipponiche (per l'occasione, fu coniato il termine di "torrione a pagoda").
Su queste navi, possiamo ancora aggiungere che l'armamento A.A avvicinato fu, nel 1949, sostituito con XX moderne mitragliere da 25 mm, capaci di una cadenza di fuoco di 160 colpi/minuto.
La HIEI, quando cominciarono a deteriorarsi le relazioni con gli Stati Uniti e a seguito della denuncia del TRATTATO DI LONDRA da parte del Giappone, venne anch'essa sottoposta a lavori di rimodernamento dal novembre 1936 al dicembre 1940, che la restituirono al suo originario ruolo di nave da battaglia.
L'apparato motore riprodusse, con alcuni miglioramenti, quello delle altre KONGO con la sola eccezione che le caldaie a nafta Kampon erano otto anziché undici. Per effetto di questa riduzione , la velocità dell'HIEI risultò leggermente inferiore a quelle delle sue altre tre similari (29,9 nodi, anziché 30,5 nodi).
Fu reimbarcata la torre poppiera da 356/45, sistemata la catapulta e anche l'armamento secondario fu portato pressoché alla medesima consistenza di quello delle altre KONGO.
Di tipo molto migliorato, invece, fu il torrione "a pagoda", su cui vennero sperimentate alcune soluzioni poi messe in opera sulle YAMATO: Anche per l'aspetto esterno, l'HIEI si differenziava dalle sue consorelle pur restando una nave dello stesso tipo e delle medesime prestazioni, anche se migliorate.
Durante il periodo bellico, le KONGO, per la loro alta velocità che le consentiva di agire come scorta diretta alle divisioni di portaerei rapide, furono in proporzione le navi da battaglia maggiormente impiegate. A causa di ciò, ricevettero un armamento A.A. addizionale: sparite abbastanza dalla scena l'HIEI e la KIRISHIMA, le due restanti imbarcarono nel 1944, IV nuovi pezzi A.A. da 127/40 mm e una sessantina di mitragliere da 25 mm (nel 1943, tali armi erano state portate da XXV a XXXIV), anche se ciò causo l'eliminazione di VI-152/50 mm che si ridussero così a VIII. Nel contempo, vennero anche montati due radar: un Tipo 13 A.A. e un Tipo 21 antinave.
La KONGO fu affondata il 21 novembre 1944, a nord-ovest di Formosa, dal sommergibile americano SS 315 SEALION, dopo aver partecipato alla battaglia del Golfo di Leyte (ottobre 1944). L'HARUNA, anch'essa partecipante al medesimo scontro, tornò a KURE dove, sia per la penuria di nafta che per l'ormai acquisita superiorità aerea statunitense, rimase inattiva. Tuttavia, malgrado questo suo stato, venne egualmente sottoposta a un altro armamento A.A. aggiuntivo che, nel 1945 si componeva di CXVII-25 mm ripartiti in 30 complessi trinati, 2 complessi binati e 23 singoli. Danneggiata per bombardamento aereo americano il 19 marzo 1945, venne definitivamente affondata, sempre per incursione aerea, il 27 luglio dello stesso anno.

CARATTERISTICHE ALL'ENTRATA IN SERVIZIO DELLE NAVI DA BATTAGLIA GIAPPONESI
tipo: KAWACHI
dislocamento: 20.823/21443 ton.
dimensioni: lungh. 152,40 m. - largh. 25,68 m. - pescaggio 8,23 m;
armamento: IV-305/50 mm - VIII-305/45 mm - X-152/45 mm - VIII 120/45 mm - XVI-76/40 - V tubi lanciasiluri da 450 mm;
protezione: verticale 305 mm - Ponte 105 mm - artiglierie 229 mm;
apparato motore: 2 turbine Curtis (Parsons sulla SETTSU), 16 caldaie a carbone Mijabara;
potenza: 25.000 HP;
velocità: 20 nodi;
autonomia: ?;

tipo: KONGO
dislocamento: 27.500/27613 ton.;
dimensioni: lungh. 214,58 m - largh. 28,04 m - pescaggio 8,38 m;
armamento VIII-356/45 mm - XVI-152/50 mm - VIII-76/40 mm (XVI sulla KONGO) - VIII tubi lanciasiluri da 533 mm;
protezione: verticale 203 mm - ponte 51 mm - artiglierie 250 mm;
apparato motore: 4 turbine Parsons (Brown-Curtis sull'HARUNA), 36 caldaie a carbone Yarrow;
potenza: 64.000 HP;
velocità: 27,5 nodi;
autonomia: 8.000 mg a 14 nodi;

tipo: FUSO
dislocamento: 30.600 ton.;
dimensioni: lungh. 205,13 m - largh. 28,65 m - pescaggio 8,68 m;
armamento: XII-356/45 mm - XVI-152/50 mm - IV-80/40 mm A.A. - VI tubi lanciasiluri da 533 mm;
protezione: verticale 305 mm - ponte 32 mm - artiglierie 305 mm;
apparato motore: 4 turbine Brown-Curtis, 24 caldaie a carbone Mijabara;
potenza: 40.000 HP;
velocità: 22,5 nodi;
autonomia: 8.000 mg a 14 nodi;

tipo: ISE
dislocamento: 31.260 ton.;
dimensioni: lungh. 208,16 m - largh. 28,65 m - pescaggio 8,74 m;
armamento: XII-356/45 mm - XX-140/50 mm - IV-80/40 A.A. - VI tubi lanciasiluri da 533 mm;
protezione: verticale 305 mm - ponte 32 mm - artiglierie 305 mm;
apparato motore: 4 turbine Curtis (Parsons sulla HYUGA), 24 caldaie a carbone Kansai;
potenza: 45.000 HP;
velocità: 23 nodi;
autonomia: 9680 mg a 14 nodi;

tipo: NAGATO
dislocamento: 33.800 ton.;
dimensioni: lungh. 215,80 m - largh. 28,96 m - pescaggio 9,14 m;
armamento: VIII-406/45 mm - XX-140/50 mm - IV-80/40 mm - VIII tubi lanciasiluri da 533 mm;
protezione: verticale 305 mm - Ponte 75 mm - artiglierie 305 mm;
apparato motore: 4 turbine Gihon, 21 caldaie a carbone;
potenza: 80.000 HP;
velocità: 26,5 nodi;
autonomia: 5.500 mg a 16 nodi

Nell'immagine, la nave da battaglia Kongo.


Articolo tratto dal n°67 del mese di maggio del 1970, sulla rivista Interconair Aviazione e Marina
Documento inserito il: 14/01/2017
  • TAG: marina imperiale giapponese, flotta combinata, incrociatori pesanti, corazzate, seconda guerra mondiale, guerra pacifico

Articoli correlati a Nel Mondo


Note legali: il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
La responsabilità di quanto pubblicato è esclusivamente dei singoli Autori.

Sito curato e gestito da Paolo Gerolla
Progettazione piattaforma web: ik1yde

www.tuttostoria.net ( 2005 - 2023 )
privacy-policy