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Nasjonal Samling, il partito fascista norvegese [ di Giovanni Fusco ]

Tra i vari movimenti politici che in diverse parti del mondo si ispirarono al fascismo vi fu anche il Nasjonal Samling (unità nazionale) che nacque ad Oslo il 17 maggio 1933, e fu fondato da Vidkun Quisling, che assunse il titolo di Förer, e da Johan Bernhard Hjort che guidò l’ala paramilitare (l’Hird).
Il Nasjonal Samling aveva una base ideologica fascista ed antidemocratica, si batteva contro la massoneria e l’ebraismo. Il simbolo del partito si rifaceva alla vecchia bandiera del re San Olav, rossa con croce gialla. Comunque gran parte della simbologia di questa formazione politica prendeva spunto dalla gloriosa epoca vichinga.
Per quanto riguarda l’organizzazione interna del partito, via era una “Organizzazione Nazionale (Riksorganisasjon), una “Organizzazione Femminile” (NS Kvinneorganisasjon) e una “Organizzazione Giovanile” (Nasjonal Samlings Ungdoms-Fylking-NSUF).
Nelle elezioni del 1933 il Nasjonal Samling riuscì ad ottenere 27.850 voti, il 2,5%, un risultato discreto che permise l’elezione di alcuni consiglieri. Un buon successo dal punto di vista elettorale fu ottenuto nel 1934 presso la città di Stavanger dove l’esponente del partito di unità nazionale norvegese, Gulbrand Lunde, riuscì ad ottenere 2.558 voti.
Nelle elezioni del 1936 il Nasjonal Samling fece un passo indietro ottenendo solamente 26.577 voti. Questo risultato negativo portò ad un duro contrasto interno tra Quisling e Hjort, quest’ultimo lasciò il partito portando con sé diversi militanti, da questo momento in poi il declino politico del Nasjonal Samling risultò evidente, infatti Quisling preso dai suoi numerosi impegni di politica internazionale, non riuscì a tenere le redini del partito che in breve tempo fu caratterizzato da invidie e intrighi interni, tutto questo portò ad una forte riduzione del numero dei militanti che scese ad appena 5.000.
La svolta per il Nasjonal Samling e soprattutto per Quisling, avvenne nell’aprile del 1940 dopo l’occupazione della Norvegia da parte delle truppe naziste. La sera del 9 aprile Vidkun Quisling annunciò alla radio la formazione di un nuovo governo, di cui egli era a capo, e ordinò la cessazione di qualsiasi resistenza ai tedeschi. Di lì a poco il Nasjonal Samling sarebbe divenuto l’unico partito autorizzato. Inoltre a partire dal 1941 diversi norvegesi (circa 200), quasi tutti giovani aderenti al partito di Vidkun Quisling, si arruolarono nelle Waffen SS nel reggimento Nordland.
Tuttavia, l’esperienza governativa per Quisling ebbe brevissima durata, infatti dopo circa una settimana i tedeschi decisero di sciogliere quel governo, cercando di inserire nella nuova compagine governativa uomini che potessero svolgere una miglior funzione di collegamento tra occupanti e popolazione civile. Come nuovo Reichkommissar, l’incarico più elevato in Norvegia, fu nominato Josef Terboven.
Il rapporto tra Quisling e Terboven fu sempre piuttosto teso, anche se quest’ultimo considerando il vantaggio di avere un norvegese in una posizione di potere e ridurre così il risentimento della popolazione, verso la fine del 1942, nominò nuovamente Quisling capo del governo.
Vidkun Quisling rimase al potere fino al suo arresto, effettuato dal fronte patriottico norvegese il 9 maggio 1945.
Nei processi che seguirono la guerra, Quisling, insieme ad altri due dirigenti del Nasjonal Samling, Albert Viljam Hagelin e Ragnar Skancke, fu dichiarato colpevole di alto tradimento e condannato a morte. La sentenza è stata oggetto di controversie, in quanto la pena capitale è stata reintrodotta nel codice legislativo norvegese dal governo in esilio nel gennaio del 1942, dopo esser stata abolita nel 1815. La Corte Suprema definì le condanne a morte incostituzionali.
Il Nasjonal Samling, fu sciolto definitivamente dalle autorità norvegesi l’8 maggio del 1945.


Bibliografia
Norvegia, L’aquila sui fiordi; Hobby e Work 2003
Hans Fredrik Dahl, Quisling: A Study in Treachery
Sito internet: http://www.waffen-ss.no
Sito internet: http://www.nuav.net/ns


Nell'immagine, Vidkun Quisling, a capo, dal 1933 al 1945 del Nasjonal Samling, il partito fascista norvegese.
Documento inserito il: 31/12/2014
  • TAG: nasjonal samling, filonazisti norvegesi, vidkun quisling, johan Bernhard hjort, ala paramilitare, antimassone, antiebraico, alto tradimento, condanne capitali

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