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Brigata Catanzaro: 141esimo reggimento fanteria [ di Ezio Bottaro ]

Maggio 1916: Il coraggio non comune di un reggimento di calabresi.

Il 27 maggio 1916 alle pendici del M. Mosciagh furono fucilati in seguito a decimazione 8 soldati e graduati del 141esimo reggimento brigata Catanzaro. A loro si aggiunsero un sottotenente e tre sergenti perchè i più alti in grado al momento dello sbandamento.
Il reggimento fu citato sul Bollettino Ufficiale di guerra n.369 del 29 maggio 1916 con la seguente motivazione: Un brillante attacco delle valorose fanterie del 141esimo reggimento, brigata Catanzaro, liberò due batterie rimaste circondate sul M. Mosciagh, portandone completamente in salvo i pezzi.
A emblema dell’episodio di valore possiamo prendere il disegno di A. Beltrame sulla Domenica del Corriere del 18 giugno 1916, in cui vengono ritratti i valorosi fanti calabresi che liberano i cannoni rimasti circondati sul M. Mosciagh.
In pochi giorni lo stesso reggimento, reduce da un anno di sacrifici e gravi perdite, fu più volte ricostituito, affrontò allo stesso tempo l’ira della giustizia sommaria e quella più normale delle mitragliatrici austro-ungariche. L’episodio del 27 maggio del 1916 fu definito un esempio, un ammonimento per la massa. Punire uno dei reggimenti di recente costituzione, un reggimento della milizia mobile1 privo di storia, ma con un passato recente, ricco di valore e gloria , fu archiviato con un qualcosa di necessario visto il momento difficile e la gravità dello sbandamento.
Il tutto si può ricondurre a giorni alquanto difficili e convulsi per il nostro esercito, il 15 maggio 1916, gli austriaci avevano scatenato la Strafexpedition, l’iniziativa era passata nelle loro mani in poco tempo, il 25 maggio, avevano conquistato il monte Cimone e successivamente Asiago. Il 141esimo fu inviato sul M. Mosciagh per arginare l’attacco degli austriaci, non fu il solo reparto coinvolto nello sbandamento, ripiegamento a detta di alcuni testimoni; il nemico approfittando di un violento temporale più grandinata, scatenò contro le nostre linee un altrettanto furioso attacco militare, mettendo a dura prova la resistenza dei fanti italiani.
Il 141esimo ripiegò, ma non si tenne conto delle attenuanti, ovvero, le circostanze del momento, la stanchezza, il temporale, l’oscurità, della confusione e tanto meno degli ottimi precedenti degli imputati. Troppa severità, con chi dall’inizio del conflitto era stato sempre nei punti più caldi. I fanti del 141esimo, in gran parte contadini calabresi, così lontani da casa e dal loro mondo, non fecero tardare la risposta a chi li aveva pochi giorni prima bollati di viltà, con caparbia e coraggio non comuni andarono all’assalto del m. Mosciagh con la sola baionetta al prezzo di un pesante sacrificio di vite umane, tale da incutere rispetto nel nemico.

Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera del 141esimo reggimento della Brigata Catanzaro.
Per l’altissimo valore spiegato nei molti combattimenti intorno al San Michele, ad Oslavia, sull’Altipiano di Asiago, al Nad Logem, per l’audacia mai smentita, per l’impeto aggressivo senza pari, sempre e ovunque fu di esempio ai valorosi (LUGLIO 1915-AGOSTO 1916)
Boll.Uff. ,anno 1917, disp. 1°

Una pagina gloriosa e tragica allo stesso tempo che può essere presa ad esempio per le fanterie italiane del primo conflitto mondiale.

Nell’immagine, la mostrina rosso-nera della Brigata Catanzaro.
Documento inserito il: 28/12/2014
  • TAG: prima guerra mondiale, brigata catanzaro, 141esimo reggimento fanteria, monte mosciagh, altopiano di asiago, strafexpeition, ricompense valore militare

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