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Vigevano, per un giorno capitale mondiale dell’automobile [ di ]

Auditorium San Dionigi della Fondazione di Piacenza e Vigevano,
Sabato 21 maggio 2016, ore 9.30
Piazza Martiri della Liberazione 12, Vigevano

Il progetto promosso da DucialiA, con la collaborazione di tre poli universitari prestigiosi quali quello di Pavia, Torino e Milano, è pronto a svelarsi al grande pubblico Sabato 21 maggio in occasione del Convegni Internazionale che si terrà a Vigevano, terra che ha dato le origini a Guido.

La giornata dedicata al vigevanese e al suo Carro a Vento, sarà divisa in due momenti di grande interesse.
La mattina, dalle 9.30 presso l’Auditorium San Dionigi di Vigevano, verrà brevemente raccontata la storia di Guido, con un inquadramento storico e un focus sull’ingegno di questo personaggio a tratti misterioso. Interverrà tra gli altri il dottor Giancarlo Genta del Politecnico di Torino che introdurrà e motiverà l’unicità di questo progetto.

Attorno alle 11.00 sarà svelato al pubblico il modello in scala 1:8 del Carro realizzato da Massimiliano Genna con la collaborazione con Piero Costa. Un modello fedele ai lasciti di Guido da Vigevano, di legno, che ben renderà l’idea della funzione e delle novità tecnologiche introdotte dal vigevanese in un’epoca ancora acerba per tali novità. La mattinata si concluderà con un aperitivo nella bellissima e storica Piazza Ducale di Vigevano. I relatori saranno introdotti e presentati dalla giornalista professionista Selvaggia Bovani.

Nel pomeriggio sarà possibile vedere da vicino per la prima volta il Carro esposto all’interno dell’auditorium mentre verrà proiettato in continuum nel filmato “The wind wagon of Guido da Vigevano” , realizzato dallo Smithsonian Institution nel 2010. In concomitanza sulla piazza antistante saranno esposte le “Auto del futuro” una selezione di automobili con motori sostenibili.


Iniziative collaterali
In occasione del Convegno l’Associazione desidera offrire l’opportunità di avere la cartolina con l’annullo filatelico speciale di Poste Italiane acquistabile singolarmente o insieme ad un testo di riferimento per la storia dell’automobile: “L’Automobile. Evoluzione di una tecnologia” di Giancarlo Genta e Lorenzo Morello.

Il convegno sarà un’occasione anche per tutti gli ingegneri partecipanti e iscritti alla giornata per acquisire 3 crediti formativi professionali indispensabili all’esercizio della professione in base a quanto disposto dal Ministero della Giustizia con il bollettino ufficiale n.13 del 15 luglio 2013.

I relatori del Convegno
Ing. Lorenzo Morello
Presidente della Commissione Cultura ASI
Prof .Giovanni Mimmi
Università degli Studi di Pavia
Dr. Serafino G.Bona
Presidente Associazione DucaliA-Onlus, Vigevano
Ing. Monica De Ambrogi
Vice-presidente Associazione DucaliA Onlus, Vigevano
Prof. Paolo Gaetani
Università degli Studi di Pavia
Prof. Edoardo Rovida
Politecnico di Milano
Prof. Ulirich Alertz
Rwth Rheinisch-Westlaelische Aachen University, Germania
Prof. Carlo Rottembacher
Università degli Studi di Pavia
Prof. Giacomo Genta
Politecnico di Torino


Guido da Vigevano – The first car
L’italiano che ideò e disegnò la prima automobile al mondo


Sono oggi un miliardo e duecento milioni in tutto il mondo. L’automobile con motore a scoppio venduta a scopi commerciali , il mezzo di trasporto che ha rivoluzionato il modo di viaggiare, di trasportare le merci e semplicemente di vivere, nasce come triciclo nel 1896 : la Benz Patentmotorwagen. Molti secoli prima, nel 1335, un genio italiano, Guido da Vigevano, progetta la prima automobile ovvero “un veicolo in grado di muoversi da solo, senza l’intervento di forza muscolare animale o umana”.Il carro da guerra a vento è descritto e disegnato nel Texaurus, il “tesoro” scritto per il re di Francia Filippo VI, manoscritto che contiene idee e suggerimenti per la conquista della Terra Santa. Nelle intenzioni del suo ideatore il carro da guerra doveva consentire alle truppe crociate di presentarsi nella guerra contro i Musulmani con un mezzo mai visto prima, capace di incutere timore e sgomento perché in grado di muoversi autonomamente. La crociata non ebbe seguito e il progetto non fu mai portato a compimento ma l’intuizione di Guido da Vigevano, medico, ingegnere bellico, pensatore dagli innumerevoli interessi, insomma una figura “illuminée”, reclama e merita il giusto riconoscimento.

Guido da Vigevano una mente del futuro
Chi era Guido da Vigevano mente anticipatrice del suo tempo? I da Vigevano furono una nobile famiglia discendente dai da Belcreda i quali a loro volta discendevano da Ingone, parente di Rachi, sovrano Longobardo. Erano filo-imperiali, ghibellini. Nulla si conosce della vita di Guido prima del 1302, nulla sulla sua formazione giovanile e sui suoi studi di medicina. Nel 1311 era medico dell’Imperatore Enrico VII ( l’Arrigo di Dante) ed è verosimile che la data della sua nascita sia da fissare intorno al 1275/1280.
Guido viaggiò molto sia per motivi politici sia per conoscenze e amicizie. Quando fu colpito da scomunica nel 1323 essendo invischiato come ghibellino nella contesa tra papato e impero passò diversi anni in Savoia nel castello di Grandson dell’amico Ottone I. Ma è in Francia che Guido compose le opere che hanno tramandato il suo ricordo fino a noi. Fu medico personale della Regina di Francia Giovanna di Borgogna, moglie del Re di Francia Filippo VI di Valois. Nonostante la scomunica e le possibili pesanti conseguenze praticò la dissezione dei cadaveri e arrivò a comporre due opere fondamentali: il Texaurus e il Liber Notabilum. Il suo ingegno non si fermò alla medicina ma lo portò a progettare il carro da guerra a vento, pensato per combattere le crociate in Terra Santa. Nel Texaurus composto nel 1335 troviamo un sezione dedicata alla descrizione di macchine e strumenti da guerra. Caratteristiche ingegneristiche, bozze e spiegazioni erano decisamente più evolute e innovatitive rispetto alla media dell’epoca. Ebbe l’idea di installare un mulino a vento sopra un carro che potesse essere manovrato tramite un asse sterzante comandato da un timone. Il carro avrebbe avuto una doppia funzione: spaventare il nemico e trasportare i soldati. La prima funzione è quella più originale: l’idea era quella di suscitare terrore nei nemici che si sarebbero visti attaccare da una macchina enorme e mostruosa che avanzava da sola senza essere trainata da buoi o cavalli. Così come i primi anni di vita di Guido sono un mistero anche la sua morte non è sancita ufficialmente da alcun documento. La peste nera proveniente dall’Oriente colpì la Francia sul finire del 1347. Nel 1349 la regina Giovanna di Borgogna si spense così come poco dopo il re. Dopo il 1349 non si hanno più notizie di Guido da Vigevano anch’egli morto probabilmente di peste assistendo la sua regina.

Le opere di Guido da Vigevano
La fama di Guido è legata soprattutto alle opere di medicina e di meccanica militare composte durante il suo soggiorno francese, entrambe dedicate al Re di Francia Filippo VI di Valois.
Il Texaurus regis Francie acquisitionis terre sancte de ultramare, nec non sanitas corporis eius et vita ipsius prolungationis ac etiam cum custodia propter venenum noto col solo nome di Texaurus, si compone di due fondamentali sezioni: la prima è il Liber de regimine sanitatis (libro sul regime della salute), ricco e dettagliato trattato di medicina, la seconda, il Texaurus, in cui spiega come costruire macchine da guerra in strutture smontabili e facilmente trasportabili. L’opera comprende anche venti illustrazioni utili per comprendere le idee dello studioso. Ne esistono al mondo due esemplari: quello del 1340-45 è custodito a Parigi nella Biblitoeca Nazionale di Francia mentre quello del 1375 è presso la Università di Yale nel Center for British Arts. In questa opera Guido esprime considerazioni di grande importanza, approfondite poi nel 1345 nella sua opera medica fondamentale il Liber Notabilium. Quest’ultimo codice è conservato nella biblioteca del Castello di Chantilly in Francia e contiene estratti di traduzioni latine delle opere di Galeno e diciotto figure che illustrano l’anatomia secondo gli insegnamenti del bolognese Mondino dei Liuzzi che non lasciò nessun disegno ma solo dei testi. L’importanza di questa opera è testimoniata anche dal fatto che solo dal 1439 si hanno notizie certe di dissezioni eseguite a Parigi. Guido era quindi addirittura un secolo in anticipo!
Tra le novità contenute nel Texaurus l’utilizzo del mulino a vento come strumento per muovere un carro merita tutta la nostra attenzione. Lo sfruttamento dell’energia eolica tramite la struttura a pale che porta la forza motrice sulle ruote di un carro stabile dimostra la capacità di Guido di utilizzare una tecnologia in ambiti diversi da quelli fino ad allora conosciuti: un esemplare esempio di trasferimento tecnologico
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Il progetto The first Car-Guido da Vigevano-La prima automobile
Il progetto The first Car ha l’obiettivo di rendere noto che il primo disegno al mondo di un’auto-mobile è stato realizzato da uno studioso italiano: Guido da Vigevano. Nel 2013 sono stati mossi i primi passi per la pianificazione del lavoro fino ad arrivare alla definizione e all’avvio del progetto operativo nel 2014. La conferenza stampa di presentazione si terrà a Milano presso il Palazzo delle Stelline il 5 Aprile 2016 alle ore 11.30.
Interverranno il professor Rottenbacher dell’Università di Pavia, il Dottor Bona e l’Ing. Deambrogi dell’Associazione DucualiA-onlus. La conferenza sarà una preview del Convegno Internazionale organizzato per il 21 maggio a Vigevano.

Il progetto prevede tre tappe fondamentali
Studio e realizzazione del modello in scala
Organizzazione di un convegno scientifico a Vigevano nel Maggio 2016
Esposizione del modello al pubblico in una mostra permanente

L’Associazione DucaliA-onlus è riuscita a coinvolgere in questo ambizioso progetto i docenti e gli studenti di tre poli universitari di prestigio quali l’Università degli Studi di Pavia, Il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino, impegnandoli nell’elaborazione di dei dati sotto il profilo scientifico.
Per la realizzazione materiale del modello è stata scelta la falegnameria “Mago del Legno” di Vigevano sfruttando le competenze artigianali di Davide Tasso e Massimiliano Genna. Hanno collaborato il fabbro Piero Costa, Daniele Antonucci e Marco Boffino, la ditta ATOM , tutti di Vigevano. Un primo modello in scala 1:32 è stato realizzato per consentire una visione d’insieme della struttura. Il secondo modello in scala 1:20 è il risultato della risoluzione dei problemi manifestatisi sul primo modellino implementando le indicazioni emerse dagli studi universitari.
Infine, il carro in scala 1:8 è il modello definitivo pronto per l’esposizione al pubblico che avverrà in Vigevano in spazi assegnati dal Comune. Il lungo percorso di studio e ricerca porterà all’allestimento di una mostra multimediale permanente ad ingresso gratuito.

Cronoprogramma
Entro maggio 2015: realizzazione del primo prototipo
Entro settembre 2015: realizzazione del secondo prototipo
Entro maggio 2016: realizzazione del modello definitivo
2017: esposizione

A livello universitario sono state realizzate otto tesi di laurea triennale in Ingegneria Meccanica presso il polo Universitario di Pavia-Politecnico di Milano, una tesi della Prima Facoltà di Ingegneria e due elaborati di tesi magistrale presso il polo del Politecnico di Torino. Tutte le attività universitarie si sono concluse nel 2015 e i risultati saranno divulgati con la partecipazione a diversi congressi di Ingegneria. Citiamo tra questi il Congresso Internazionale dell’A.I.S.I che si terrà a Napoli nel 2016 e l’International World Congress della Federazione Internazionale per la promozione della studio scientifico di Meccanismi e Macchine

Allestimento della mostra permanente
Il modello del carro da guerra a vento sarà al centro di tutta una esposizione e attorno ad esso sarà costruita una mostra in spazi che saranno posti a disposizione dal Comune di Vigevano.
La mostra permanente permetterà di conoscere la vita di Guido da Vigevano, le sue opere e la sua genialità. Monitor trasmetteranno le immagini tratte dall’opera multimediale “Vigevano nel Tempo” di Carlo Stagnoli, operatore video e responsabile della fotografia della sede Rai a Milano nonché altre immagini originali del modello.
Particolare spazio è sarà dato anche ad un video di 38 minuti, trasmesso in America del Nord sulla cable-tv Smithsonian Channel nell’ottobre 2010, dal titolo “The wind wagon-Guido da Vigevano”. All’interno del programma “The re-inventors” un modello semplificato in scala 1:2 del carro di Guido da Vigevano è stato costruito e ha dimostrato di potersi veramente muovere da solo sfruttando l’energia eolica.


Le potenzialità di questo progetto sono molteplici. Si tratta di una scommessa su di un’idea italiana, dalla storia tutta italiana, ma dalla portata internazionale. Il progetto potrà portare il nome di Vigevano nel mondo in un ambito di interesse sempre attuale come è quello delle automobili e della loro storia.
Il professor Genta del Politecnico di Torino ha avanzato il progetto di realizzare un modello in scala ridotta da donare al Museo dell’Auto di Torino che dispone di una sezione sui progenitori dell’automobile . Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica “ Leonardo da Vinci” di Milano si è detto interessato ad avere il modello in scala 1:8 .Ulteriori contatti sono in corso con musei sia nazionali che esteri per promuovere la storia di Guido da Vigevano e della sua prima auto-mobile.
Documento inserito il: 05/05/2016
  • TAG: guido da vigevano, texaurus, prima automobile, carro a vento

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