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Torna a novembre PalæoMovies Rassegna di cinema documentario sulla preistoria dell’uomo [ di ]

Museo Civico di Storia Naturale Via dei Tominz 4 - Trieste Dal 22 al 24 novembre 2016 ore 20.00 Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti PalæoMovies in libreria Libreria dell’Antico Caffè San Marco Via Cesare Battisti 18 - Trieste 24 novembre 2016 ore 16.30 Dopo il successo dello scorso anno, il Cinema archeologico torna a Trieste con una nuova rassegna di film documentari sulla preistoria dell'uomo. Il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle Arti e paesaggio del FVG e la Società per la Preistoria e la Protostoria del FVG - Onlus propone dal 22 al 24 novembre una selezione di film documentari dedicati ad alcune tematiche particolarmente interessanti della storia più antica dell'uomo.
La rassegna, che si propone di diffondere presso il grande pubblico i temi principali e le nuove scoperte nel campo della paleontologia umana e dell’evoluzione, dell’archeologia preistorica e della diversità culturale dell’uomo, si terrà, dal 22 al 24 novembre, alle ore 20.00, nella sala Incontri del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste in via dei Tominz 4.

In collegamento con la rassegna cinematografica, quest’anno anche PalæoMovies in libreria con la presentazione, giovedì 24 novembre, alle ore 16.30, presso la Libreria dell’Antico Caffè San Marco, del libro di Damiano Marchi “Il mistero di Homo Naledi”. Chi era e come viveva il nostro lontano cugino africano: storia di una scoperta rivoluzionaria.
Lo studioso ricostruisce, con una passione contagiosa cui è difficile resistere, il complesso lavoro del paleoantropologo che, con la pazienza di un detective scrupoloso, esamina ogni minimo frammento di fossile per trovare nuove risposte alle domande che da secoli gli scienziati si pongono sull'origine del genere umano.

Il libro sarà presentato dallo stesso autore.

Il 13 settembre 2013 due speleologi sudafricani scesi nel vasto sistema di gallerie di Rising Star, nei dintorni di Johannesburg, individuarono casualmente una "camera segreta", colma di ossa fossili. Sarebbero poi risultate essere circa 1550. È così, in modo del tutto imprevedibile, che avviene la scoperta più rivoluzionaria e misteriosa sull'origine dell'uomo, quella di Homo naledi ("stella" in lingua locale sotho), una nuova specie ominide dalle caratteristiche uniche. Dall'eccezionale ritrovamento prende il via un'entusiasmante avventura scientifica e umana, che apre scenari inediti sulla nostra storia più antica e ci spinge a guardare con occhi diversi anche il presente. A raccontarla è uno dei suoi protagonisti, Damiano Marchi, paleoantropologo dell'università di Pisa, l'unico studioso italiano chiamato a partecipare al workshop scientifico internazionale su Homo naledi. Esperto nello studio degli arti inferiori e dell'evoluzione della locomozione, Marchi, insieme ad alcuni tra i più brillanti paleoantropologi del mondo, ha analizzato i fossili rinvenuti a Rising Star, tracciando ipotesi estremamente precise e sorprendenti sulle abitudini e il comportamento di questo nostro remoto predecessore. Alto circa un metro e mezzo, dotato di mani adatte ad arrampicarsi sugli alberi e, insieme, di gambe perfettamente in grado di camminare in posizione eretta, con un cervello piccolo come un'arancia, Homo naledi unisce caratteristiche arcaiche e moderne che fanno di lui il potenziale anello mancante nella catena evolutiva dell'uomo. Eppure, rimane una creatura enigmatica, che custodisce ancora molti segreti.

Da UNIPS NEWS


I film, che condurranno lo spettatore in un viaggio a ritroso nel tempo tra culture vicine e lontane, saranno sette:

Martedì 22 novembre, proiezione dei film Cave of Forgotten Dreams di Werner Herzog e Il bambino più antico del mondo di Kirk Wolfinger che raccontano le fasi più antiche della storia dell’Homo sapiens.
Mercoledì 23 novembre, proiezione di Time Machine di Filip Milenkovic, video allestimento del MUSE Museo delle Scienze di Trento che ha vinto il Golden Prize 2014 al Festival Internazionale degli Audiovisivi Museali di Mosca Time Machine è una macchina del tempo audiovisiva che abbraccia sessantamila anni di storia del trentino con i suoi protagonisti.
Seguiranno i film Il popolo delle asce di pietra di Giancarlo Ligabue e Sergio Manzoni e Giada. Grandi asce alpine del Neolitico europeo. V e IV millennio a.C di Anne-Marie e Pierre Pétrequin dedicati alla produzione delle asce in pietra levigata in un viaggio tra la realtà etnologica contemporanea e il passato preistorico.

La rassegna si concluderà giovedì 24 novembre con la proiezione di Olduvai. La culla dell’umanità di Andrea Marchi, presentato da Marco Cherin, paleontologo del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia, e L’alba dell’umanità di Graham Townsley, presentato da Damiano Marchi paleoantropologo del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.

Entrambi i documentari raccontano la storia evolutiva più antica degli antenati dell’uomo attraverso le ricerche in due luoghi simbolo del continente africano.

L'ingresso è gratuito.
Documento inserito il: 18/11/2016
  • TAG: palæomovies, preistoria, rassegna cinematografica, documentari

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